Denunciati i bulli dell'ITC di Carrara

Vita dura per i bulli di tutte le scuole italiane. I docenti non sono più disposti a tollerare la mancanza di rispetto e le ripetute aggressioni verbali e fisiche cui sono sottoposti oramai quotidianamente. Esemplare la risposta del dirigente scolastico, che alla vigilia del Consiglio di classe chiamato nei prossimi giorni a prendere una decisione circa un intervento disciplinare, ha denunciato i bulli dell’ITC di Carrara.

Scuse fuori tempo massimo

A nulla sono valse le scuse al professore rivolte dallo studente che si era reso protagonista della bravata per un solo minuto di celebrità davanti ai suoi compagni di classe. A differenza di tanti altri episodi avvenuti nella penisola, con blande punizioni e sospensioni di qualche giorno, il caso dell’insegnante «bullizzato» da un minorenne di fronte alla classe avrà strascichi giudiziari. Parola d’ordine denunciare, prevenire, punire e bocciare.
Il video della bravata nel servizio del TGCOM

La denuncia

Si tratta di un fatto gravissimo, ora servono sanzioni”, aveva detto subito il Prof. Cesare Lazzari, il preside dell’ITC di Lucca dove si è consumata l’aggressione verbale allo stordito docente di Italiano e Storia. Detto fatto, il dirigente ha provveduto a denunciare gli autori dell’atto di bullismo alla Procura del tribunale dei minorenni di Firenze. Nel frattempo, il video divenuto virale in rete era finito nelle mani degli inquirenti della Digos e della polizia postale. Immediato il procedimento d’ufficio mediante il quale i minori sono ora ufficialmente indagati.

Rusconi: la scuola recuperi l’autorità

Il presidente dell’ ANP Mario Rusconi, intervistato dal Tg1 sui fatti di Lucca, plaude alla decisione del preside dell’Istituto di denunciare i minori. “Tra le altre cose la scuola ha la funzione di trasmettere il senso di responsabilità”, ha chiosato a margine dell’intervento. Del resto, ignorare o sottovalutare gesti del genere può arrecare conseguenze disciplinari e patrimoniali in danno del personale scolastico che non interviene per arginare episodi di bullismo del genere. Ne avevamo parlato in questo nostro altro articolo di ieri dove il giudice di pace di Napoli condannava a €4000 di spese i docenti e il preside dell’Istituto, dove uno studente era stato deriso e picchiato da alcuni compagni nel cortile della scuola, in quanto nulla avevano fatto per contrastare questi fenomeni.

Il commento di Gabriele Toccafondi

“Rispetto le decisioni che prenderà l’istituto e gli esiti della denuncia fatta oggi – aggiunge – ma spero arrivi anche una punizione socialmente utile, andare a fare volontariato nei centri che aiutano concretamente la comunità locale siano essi bambini, anziani, disabili, continuo a pensare sia anche una reale possibilità di maturazione e cambiamento. Una azione educativa che farà crescere e aiutare a capire che siamo persone e che ci dobbiamo trattare come tali e rispettarci”.