I sindacati chiedono al governo il transitorio per l'infanzia/primaria

I sindacati confederali hanno diramato un comunicato unitario riguardante le soluzioni per la stabilizzazione dei maestri e delle maestre. All’indomani del parere dell’avvocatura di Stato che esclude dalle Gae tutti coloro che non hanno avuto sentenze positive passate in giudicato, si profila una situazione di grave incertezza che rischia di scaraventare nel caos le scuole alla riapertura di settembre. I diplomati magistrali laureati Scienze della Formazione Primaria hanno diritto ad una procedura riservata.

Decreto d’urgenza

L’emissione del parere dell’avvocatura di Stato provocherà sicuramente il licenziamento dei diplomati magistrali, con le conseguenti difficoltà di garantire loro di poter lavorare alla ripresa del prossimo anno scolastico. Nella stessa identica situazione vi si trovano anche i laureati in Scienze della Formazione Primaria. I sindacati torneranno a conferire con il Miur il prossimo 3 maggio per avviare un tavolo di confronto dal quale far nascere una proposta di stabilizzazione riservata. Per poterla realizzare è assolutamente indispensabile intervenire con un decreto d’urgenza.

Concorso riservato

Sul portale della FLC CGIL appare la notizia del comunicato unitario redatto con la CISL e la UIL. FLC CGIL, CISL FSUR e UIL SCUOLA RUA rivolgono un appello al Presidente del Consiglio e ai gruppi parlamentari affinché, nella situazione di incertezza che sta vivendo oggi il Paese, si facciano carico di un problema che, se lasciato a se stesso, mette a rischio la regolarità dell’anno scolastico e il diritto di quanti da anni lavorano nella scuola e che oggi vivono una situazione pesantissima anche a causa del ribaltamento operato con l’ultima sentenza del Consiglio di Stato rispetto a ripetuti precedenti orientamenti. È necessaria una procedura riservata, al pari di quella già prevista per i docenti della scuola secondaria, per tutti coloro che avendone titolo, compresi i laureati in scienze della formazione primaria, aspirano all’immissione in ruolo.