La scuola approfitta di questi ponti festivi per riflettere sugli scenari del post-plenaria del 20 dicembre scorso. Domani inizia una due giorni di incontri al MIUR in cui le associazioni di categoria maggiormente rappresentative avranno la possibilità di creare le premesse per l’emanazione di un decreto legge urgente. Nella giornata del 26 maggio si siederanno al tavolo di lavoro Adida, Associazione Nazionale Docenti per i diritti dei lavoratori, Azione Scuola, Comitato DM assunti con legge 68/99, Coord. Dip. Magistrali, Mida Precari, Movimento DM Revoca sentenza Plenaria, Siamo Noi Scuola. Il 27 si incontreranno il Comitato tutela docenti precari, il Conavincos (infanzia), il Conavincos (primaria), il Coordinamento Laureati SFP e le Gae Infanzia Storiche. Alla vigilia di questa due giorni il Sen. Pittoni sottolinea l’importanza di coinvolgere i diretti interessati per giungere a quelle soluzioni che la scuola attende da troppo tempo.
Il comunicato
«Sulla questione delle “maestre”, che rischiano di non poter più insegnare dopo una sentenza sfavorevole del Consiglio di Stato, giovedì e venerdì prossimi prendono finalmente il via al ministero dell’Istruzione gli incontri da noi auspicati con le categorie in qualche modo coinvolte, alla ricerca di un’equa soluzione». Ad annunciarlo è il sen. Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega, che sull’operazione si è speso in prima persona. «Obiettivo – spiega il parlamentare – è prevenire possibili intoppi a un intervento legislativo che dovrà affrontare concretamente il problema, ma per quanto possibile nel rispetto di dignità e aspettative di tutti. Basta con i pasticci del passato! Sostituiremo inoltre il comma della “Buona scuola” in base al quale dopo 36 mesi da insegnante precario, se non vieni assunto a tempo indeterminato, sei lasciato a casa disperdendo il bagaglio di esperienza maturato. La nuova versione reinterpreta la normativa europea non più a danno bensì – conclude Pittoni – a favore dei lavoratori».