Concorso Dirigenti Scolastici: ancora rinvii, necessaria una
Concorso Dirigenti Scolastici: ancora rinvii, necessaria una "Sanatoria"

L’ultimo rinvio della prova preselettiva del concorso per Dirigenti Scolastici 2018 riaccende i riflettori sulla questione dei ricorrenti al Concorso DS 2011. Si prevede, infatti, ancora un anno caratterizzato da moltissime reggenze che rendono complicata la difficile gestione delle Istituzioni Scolastiche già al collasso.

Concorso DS 2018: troppi rinvii. Bisognerà conferire ai collaboratori vicari l’incarico temporaneo di presidenza?

Per risolvere la questione, in questi ultimi giorni, gli UU.SS.RR. stanno cercando di correre ai ripari chiedendo nuovamente la disponibilità alla reggenze ai DS in servizio per il prossimo anno scolastico 2018/2019. Inoltre, da più parti, stanno arrivando proposte assurde come quella di conferire ai collaboratori vicari l’incarico temporaneo di presidenza, ma parliamo di docenti, molti dei quali sprovvisti di laurea, che si troverebbero al comando delle Istituzioni Scolastiche sicuramente con grandi difficoltà viste le grandi competenze gestionali e normative richieste a un Dirigente Scolastico.
La soluzione più corretta sarebbe la “sanatoria” dei Ricorrenti 2011 che stanno combattendo da sette anni nelle aule dei tribunali al fine di vedere riconosciuti i loro diritti.
Ricordiamo, infatti, che la L. 107/2015, art.1, cc. 87/88/89/90, ha sanato le posizioni dei ricorrenti dei concorsi DS 2004/06 sia di coloro che avevano superato la prova preselettiva sia di chi, pur non avendola superata, avesse un contenzioso pendente alla data di promulgazione della L. 107/2015 cosiddetta “Buona Scuola”, istituendo, ai sensi del D.M. 499/2015, corsi intensivi di 80 ore finalizzati all’inserimento dei suddetti ricorrenti al ruolo di Dirigente Scolastico. Nel c. 88 vengono coinvolti anche i Ricorrenti 2011 ma solo per “coloro già vincitori di concorso ovvero utilmente collocati nelle graduatorie ovvero che abbiano superato positivamente tutte le fasi di procedure concorsuali successivamente annullate in sede giurisdizionale relative al concorso DS 2011, indetto con decreto direttoriale del MIUR il 23.07.2011 e pubblicato in G.U. 4° serie speciale n° 56 del 15 Luglio 2011” (c.88, art.1, L. 107/2015).
E’ proprio questo il punto di disparità di trattamento che i Ricorrenti 2011 lamentano, cioè non si comprende perché la L. 107/2015 abbia consentito ai ricorrenti 2004/2006 che avessero un contenzioso pendente alla data di emanazione della L. 107/2015, anche senza aver superato la prova preselettiva, di accedere direttamente ai corsi intensivi, insieme agli altri ricorrenti, e non lo abbia consentito ugualmente ai ricorrenti DS 2011 nelle medesime condizioni. Per questa ragione, i Giudici del Consiglio di Stato, nell’appello avverso alla sentenza 8085/2016 hanno sollevato la questione di legittimità dell’intero corpo normativo (cc. 87-90) della L. 107/2015 per violazione degli artt. 2-3-51-97-117 della Costituzione e, in subordine, della singola norma (c.88) che limita la sanatoria ai soli ricorrenti 2004/06 e non a quelli del 2011 (per violazione dell’art. 3 della Cost.) che non avevano avuto una sentenza definitiva alla data di approvazione della L 107/2015 e che, pertanto, avrebbero diritto ad una nuova sessione suppletiva del corso riservato.
In attesa che si pronunci la Consulta, il neo “Comitato dei ricorrenti 2011”, rappresentato dalla Professoressa Carmen Voglino, chiede urgentemente una soluzione politica alla questione e invita le forze politiche a interagire con il Gruppo dei Ricorrenti 2011 (mail: offstreetgarden@gmail.com) al fine di trovare una soluzione che risolverebbe il disastroso problema delle reggenze 2018/2019 e che renderebbe giustizia anche ai ricorrenti 2011.