L’episodio è accaduto a San Donato Milanese (Milano). Gli alunni di una quarta elementare hanno iniziato uno ‘sciopero’ a causa dello strano comportamento di una loro insegnante. Stiamo parlando, specificatamente, della docente di matematica la quale, dopo essere divenuta di ruolo, ha ridotto sensibilmente la sua presenza durante le lezioni curricolari della sua materia.
San Donato Milanese: le assenze della maestra
Ai bambini di una quarta elementare di San Donato Milanese era stata affidata un’insegnante di matematica come di regola. Era stata riconfermata la docente dello scorso anno, ma come informa Orizzontescuola.it, l’anno precedente la donna era nei suoi 180 giorni di servizio. Come spesso accade a molte colleghe della maestra in questione, a volte il luogo di lavoro non è così vicino a quello di residenza.
Questa è l’ipotesi maturata dai genitori degli alunni, dopo che la maestra (divenuta insegnante a tempo indeterminato) aveva chiesto numerosi permessi, congedi, aspettative e malattie usufruite nel corso dell’anno, che avevano di conseguenza portato i bambini ad un percorso didattico a dir poco discontinuo.
San Donato Milanese: la decisione dei genitori
Data la situazione, i genitori dei bambini hanno deciso di far praticare loro uno ‘sciopero‘. Gli alunni vengono presi da scuola dalle famiglie dopo l’ora di pranzo, facendo saltare loro le lezioni pomeridiane. Come informa Il Giorno, i genitori dei piccoli hanno inviato una lettera al dirigente scolastico per esprimere il loro risentimento e perplessità. Nella missiva, i famigliari degli alunni chiedono l’estensione del periodo di prova a tre anni, per consentire ai figli una legittima continuità didattica.
I genitori hanno apprezzato quanto fatto di buono dalla stessa docente lo scorso anno, avendo dimostrato buona preparazione di essere all’altezza della situazione, rispettando inoltre una certa continuità riguardo la presenza in classe. Tuttavia, come abbiamo già evidenziato, si trattava dell’anno di prova che prevede, come da prassi, 180 giorni di servizio prima di poter divenire di ruolo. I genitori affermano pertanto: ‘Abbiamo deciso di non mandare a scuola i nostri figli per protestare contro un sistema che tutela i docenti, ma non gli alunni’.
Fonte:
Orizzontescuola.it