Scuola e docenti
Riapertura della scuola a settembre, oltre 200mila fra docenti e presidi sono a rischio inidoneità temporanea.
La riforma per il reclutamento degli insegnanti partirà molto spedita. Ieri si è tenuto il primo Consiglio dei Ministri del governo presieduto da Giuseppe Conte. In molti hanno apprezzato l’incarico di Ministro dell’Istruzione a Marco Bussetti. Si è detto da più parti: ‘finalmente un uomo di scuola’. Un tema sempre caro alla Lega su cui il Carroccio sta già lavorando è quello relativo alla riforma dei concorsi con cui avviene il reclutamento degli insegnanti.

Il reclutamento degli insegnanti

La Lega è stata da sempre attenta alla scuola. Uno dei suoi cavalli di battaglia è senza dubbio il reclutamento degli insegnanti. Cerchiamo di capire come funzionerà e quali sono le specifiche inserite nel contratto di governo su tale argomento. La riforma prevede una maggiore assunzione di responsabilità da parte degli Uffici Scolastici regionali. I concorsi saranno a carattere nazionale ma gestiti in ambito territoriale. Fondamentale per partecipare ad un concorso in una determinata regione è l’aver assunto un domicilio professionale nella regione stessa. Specifichiamo che non stiamo parlando di residenza, il domicilio potrà essere ottenuto in qualsivoglia regione. In molti si sono chiesti se questa tipologia di riforma possa stridere con i dettami costituzionali. In casa Lega rispondono in maniera ferma e convinta che il Carroccio intende difendere la Costituzione. Le loro attività e le loro decisioni andranno sempre in tal senso. Definiscono tra l’altro la futura riforma del reclutamento degli insegnanti a forte impronta europeista. Ora non ci resta che attendere tutte quelle azioni ventilate dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega sul mondo scolastico e sul superamento della Buona Scuola.