Passaggio di consegne al Miur, Fedeli:
Passaggio di consegne al Miur, Fedeli: "un dossier con questioni urgenti"

Ultime notizie sul passaggio di consegne al Miur – Ecco il comunicato stampa, pubblicato ieri sul sito istituzionale del Miur, della Ministra uscente Valeria Fedeli e indirizzato al neo ministro alla Pubblica Istruzione Marco Bussetti. Nel comunicato si legge molto chiaramente quali sono, secondo la Fedeli, le questioni da affrontare con priorità. Nello specifico, l’ex Ministra dichiara di aver predisposto un dossier abbastanza dettagliato che dovrà consegnare nei prossimi giorni al nuovo Ministro.

Valeria Fedeli lascia a Bussetti un dossier sulle questioni urgenti sul comparto della conoscenza

“Appena è stata resa nota la lista dei Ministri del nuovo Governo, ho chiamato Marco Bussetti per concordare con lui tempi e modalità del passaggio di consegne”. Così la Ministra uscente Valeria Fedeli.
“Ricoprire una carica istituzionale vuol dire occuparsi del Paese, per quanto riguarda il settore di propria competenza, nell’unico interesse delle cittadine e dei cittadini e con un profondo e radicato senso di responsabilità. È per questo che ho deciso di lasciare al nuovo Ministro, al quale faccio i miei auguri di buon lavoro, un documento contenente misure e provvedimenti adottati e informazioni dettagliate sulle questioni più urgenti da affrontare nei prossimi mesi per tutelare le studentesse, gli studenti e tutte le donne e gli uomini che lavorano quotidianamente all’interno delle nostre scuole, dei nostri atenei e degli Enti di ricerca vigilati dal Miur. Ritengo sia una questione di correttezza istituzionale. Una questione che prescinde da battaglie politiche e appartenenze partitiche. In questi ultimi anni abbiamo raggiunto importanti risultati che mi auguro non vengano dispersi, mentre su alcuni aspetti non siamo potuti intervenire fino in fondo, per via delle naturali scadenze della legislatura. La crescita delle nuove generazioni e la qualità del nostro sistema di istruzione e formazione non devono conoscere battute d’arresto. Auspico che il nuovo governo trovi soluzioni adeguate alle esigenze di coloro che vivono e lavorano all’interno del comparto del sapere e che svolgono funzioni determinanti per tutto il Paese”.

Passaggio di consegne: un elenco delle misure su cui intervenire, al primo posto la situazione dei Diplomati Magistrali

Diplomati magistrali, rinnovo del contratto per l’area dirigenziale del comparto ‘Istruzione e Ricerca’, sblocco e riparto delle risorse del Fondo di funzionamento ordinario delle Università e del Fondo ordinario degli Enti di ricerca, stanziamento delle risorse in legge di bilancio per il 2019 necessarie per finanziare il prossimo rinnovo contrattuale relativo al triennio 2019-2021. E ancora: misure per garantire la continuità didattica per i docenti di sostegno non di ruolo e operazioni necessarie per garantire un avvio ordinato del nuovo anno scolastico, con tutti i docenti in cattedra fin dal primo giorno. Sono queste alcune delle urgenze dei prossimi mesi – sottolinea la Ministra – che richiedono un impegno deciso e un intervento veloce da parte del prossimo Ministro.

La questione dei Diplomati magistrali: “trovare subito una soluzione legislativa”

Sulla questione dei diplomati magistrali, ad esempio, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato in Adunanza plenaria dello scorso dicembre, sarà necessario trovare una soluzione legislativa che rispetti i loro diritti, come anche quelli dei laureati in Scienze della formazione primaria, e che miri a garantire un avvio ordinato del prossimo anno scolastico, nell’interesse delle studentesse e degli studenti”.

Passaggio di consegne: il rinnovo del Contratto 2019-2021

Mentre nel caso del rinnovo del contratto del comparto del settore ‘Istruzione e Università’, rinnovo che abbiamo ottenuto a febbraio di quest’anno per 1,2 milioni di dipendenti dopo oltre 8 anni di attesa, bisognerà lavorare nell’ottica di trovare risorse finanziare sufficienti per il triennio 2019-2021, così da non interrompere il percorso virtuoso e doveroso che il governo di cui ho fatto parte ha intrapreso per dare il giusto riconoscimento professionale alle docenti e ai docenti e assicurare continuità e qualità didattica alle nuove generazioni”.

Risolvere il problema dell’abbandono in età scolare e aumentare la qualità dell’apprendimento

Ci sono poi delle questioni di medio termine – aggiunge Fedeli – che vanno affrontate già da adesso per poterle fronteggiare nel modo migliore e trasformarle in opportunità per il sistema di istruzione e formazione e per il Paese. Mi riferisco alla riduzione della popolazione in età scolare, per esempio: l’Istat stima una forte riduzione del numero di alunni, sino a 900mila in meno in dieci anni. Il calo rappresenterà comunque un’opportunità mantenendo invariate le risorse e incrementando la qualità”.
Fonte: Miur