La vertenza dei Diplomati magistrali, il superamento della Buona Scuola e la Mobilità del personale scolastico (ed altro ancora) rientrano tra le priorità più importanti a cui il nuovo Ministro della Pubblica Istruzione, Marco Bussetti, dovrà presto dedicare il suo lavoro.
Queste, in sintesi, le emergenze del mondo della scuola secondo l’opinione autorevole di Francesco Sinopoli, Segretario Generale della FLC CGIL, contenute all’interno di una sua lettera inviata proprio oggi al nuovo ministro del Miur. Vediamo, nel dettaglio, cosa riporta il comunicato stampa pubblicato dal sindacato di Sinopoli.
La FLC CGIL invia al Ministro Bussetti un dossier sulle emergenze del settore della conoscenza, in particolare della Scuola
Diplomati magistrali e laureati in scienze della formazione
Occorre un intervento normativo per sanare la situazione determinata dalla sentenza dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, dopo che per anni le specifiche sezioni avevano sentenziato in maniera esattamente opposta. La tranquillità delle famiglie, che hanno diritto ad un servizio regolare all’inizio del prossimo anno scolastico, e i diritti del personale coinvolto richiedono un provvedimento d’urgenza.
Salvaguardia del diritto sociale istruzione
Abbiamo letto le pre-intese fra Governo e alcune Regioni relative a ulteriori forme e particolari condizioni di autonomia a favore delle Regioni richiedenti. Fra le materie interessate figura anche l’istruzione. Pensiamo che nessuna forma di autonomia possa essere prevista in assenza (tale è oggi la situazione) della definizione dei Livelli Essenziali di Prestazione (Lep) che garantisca il diritto all’istruzione su tutto il territorio nazionale secondo il dettato costituzionale.
Cosiddetta “Buona Scuola” da superare definitivamente
Il Contratto del Comparto istruzione e Ricerca stipulato il 19 aprile 2018 ha superato le più evidenti storture della legge 107/2015, rendendo residuale la cosiddetta chiamata diretta e riportando alla prerogativa contrattuale il bonus premiale. Al fine di evitare ogni equivoco e nocive interpretazioni di quanto residuato, occorre ora eliminare le ultime scorie restituendo al Comitato di valutazione degli insegnanti la sua originaria funzione e alla contrattazione l’intera materia della mobilità attraverso l’eliminazione degli ambiti di titolarità. Senza dimenticare che si rende necessario ricollocare la potestà degli indirizzi per l’elaborazione del PTOF all’Organo collegiale Consiglio di istituto, non avendo i tratti della democraticità la permanenza di tale prerogativa in capo a un organo monocratico quale è quello del Dirigente Scolastico. Riteniamo inoltre necessaria una “moratoria” su tutti i provvedimenti attuativi della legge 107 al fine di valutare l’impatto e correggerne gran parte dei contenuti. In particolare, per quello che riguarda l’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL) riteniamo che occorra restituire a questa importante esperienza, che fonda la sua validità sul valore educativo del lavoro, un carattere prettamente educativo/didattico. È necessario perciò restituire alle autonomie scolastiche la piena potestà organizzativa ed eliminare il tetto rigido delle ore stabilite per legge. Conseguentemente occorre rinviare l’applicazione delle norme su esame di stato al termine del secondo ciclo di istruzione e Asl.
Concorso Dsga
L’ultima legge di bilancio, dopo un vuoto di 18 anni, ha finalmente creato le condizioni per poter coprire i posti liberi di Dsga che aumenteranno ancora di più, visto che a settembre 2018 ci sarà un numero crescente di istituzioni scolastiche senza un Dsga titolare a causa dei pensionamenti (circa 700).
Dirigenza Scolastica
Occorre innanzitutto accelerare la trattativa affinché la dirigenza scolastica abbia, dopo ben 10 anni, un contratto che possa perseguire l’obiettivo della perequazione salariale con il resto della dirigenza pubblica, a fronte di un enorme accrescimento del carico di lavoro e delle responsabilità che stanno diventando insostenibili, per l’alto numero delle reggenze e per le dimensioni delle istituzioni scolastiche. Esse vanno ricondotte, anche secondo il parere del Senato espresso nel 2011, a non più di 900 alunni.
Mobilità personale scolastico
Occorre riprendere al più presto la trattativa sindacale sulla mobilità per assicurare regole certe anche ai trasferimenti annuali e alle assegnazioni provvisorie per le esigenze personali e familiari.
Scuole italiane all’estero
ll sistema della formazione italiana all’estero richiede interventi urgenti per garantire l’invio dei docenti necessari al funzionamento delle scuole italiane e di tutti i corsi attivati. Per il prossimo anno scolastico occorre confermare con un accordo sindacale la validità delle vecchie graduatorie, in modo da assicurare il regolare avvio delle attività didattiche.
Il Dossier
Fonte: FLC CGIL