Il governo M5S-Lega vuole far prevalere la meritocrazia in ambito scolastico. Dal suo insediamento, il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha ben chiaro il lavoro che lo attende. Diverse sono le priorità e i tasti principali da dover toccare e sui quali mettere drasticamente mano. In particolare c’è una questione di fondo che sta molto a cuore al Responsabile Scuola della Lega Mario Pittoni. L’esponente del Carroccio è per un’inversione netta di rotta rispetto al passato, si deve appunto far prevalere la meritocrazia e non promuovere sempre e comunque.
La meritocrazia nella ‘nuova scuola’
Il Responsabile Scuola della Lega Mario Pittoni entra a gamba tesa su alcune tematiche fondamentali del comparto scuola. Il leghista afferma che l’obiettivo principale non è quello di fare i record per quanto riguarda le promozioni degli alunni, ma quello di far uscire dalla scuola ragazzi preparati e meritevoli. La precedente riforma aveva eliminato l’obbligo per le scuole medie di avere 6 in tutte le materie per superare l’anno ed essere ammessi agli esami finali. Pittoni vuole ottenere un cambiamento di tendenza adottando un sistema che sia basato sulla maggiore severità per quel che concerne le votazioni da applicare agli studenti. In sostanza secondo il Responsabile Scuola leghista non ha senso mandare avanti, da un punto di vista scolastico e culturale, ragazzi che hanno palesato gravi lacune. In questo modo non si aiuterebbero né i ragazzi, né le loro famiglie, né il tessuto sociale con il quale i ragazzi poi si confronteranno. La scuola deve tornare ad essere un modello culturale e non un contenitore dove prevale tutto tranne la meritocrazia.