Comunicato di Azione Scuola a tutela dei diplomati magistrali

I diplomati magistrali guardano alla formazione del nuovo esecutivo e alle nomine al Miur con massima attenzione. Il tempo stringe ed una soluzione diventa urgentissima. Al riguardo Azione Scuola ha diramato il seguente comunicato stampa.

Comunicato stampa

I diplomati magistrali chiedono alla politica di affrettarsi a trovare la quadra al problema aperto dalla Plenaria. Azione Scuola da anni promuove azioni di tutela rivolte agli operatori della scuola, partecipando ad incontri interlocutori e formali con la politica, ma la domanda resta sempre la stessa: come risolvere una volta per tutte la situazione? Abbiamo sul tavolo una pronuncia negativa emessa in Adunanza Plenaria associata a 11 sentenze positive passate in giudicato, docenti in ruolo con riserva che hanno brillantemente superato l’anno di prova, riservisti con punteggi altissimi di servizio, lauree di vario tipo e personale selezionato in concorsi più o meno recenti. Ci siamo confrontati, malgrado nostro, con l’incrollabile volontà politica di non riaprire le Gae.
Restiamo convinti che una mancata riapertura delle Gae provocherebbe altre discriminazioni. Contro il timore di ledere i diritti dei controinteressati abbiamo studiato delle soluzioni.
Per venire incontro alla necessità di graduazione all’accesso in ruolo manifestata nell’analisi della Plenaria, si è proposto il ripristino delle tre fasce originarie delle Gae, con la conseguente migrazione dei residuali storici dalla terza alla prima fascia Gae che eliminerebbe ogni contrasto.
Non contenti di questo abbiamo strutturato anche una proposta alternativa, ipotizzando una nuova graduatoria provinciale per soli titoli e servizio che si immettesse nella percentuale annua di assunzioni delle gae, prevedendo la priorità nell’accesso in ruolo agli storici e imponendo un corso di formazione in itinere, andasse a sostituire le graduatorie di istituto per abilitati e prendesse man mano il posto delle Gae.
Nella soluzione da adottare, qualunque essa sia, non bisogna però dimenticare quel contingente di diplomati magistrali disabili assunti con legge 68/99.
Un governo che ha avuto la sensibilità di istituire un ministero della disabilità non puoi ignorare la situazione che si è venuta a creare per questi colleghi. L’articolo 3 comma A di questa legge prevede che sia destinata loro una riserva del 7%: molti di loro sono stati assunti in ruolo con riserva in province dove in graduatoria non vi erano controinteressati.
Al riguardo è nato anche un comitato che ha intenzione di dare battaglia e denunciare il tutto dal mese di luglio con manifestazioni clamorose. Si tratta di colleghi stanchi di continue discriminazioni e dimenticanze indebite. Alla luce di questa realtà ci pare assurdo che non venga conservato il ruolo ai docenti titolari di riserva di legge 68/99, sia con anno di prova superato che con anno di prova in corso. Noi continueremo a perorare la causa dei colleghi con diploma magistrale ante 2001 2002 partecipando ai tavoli di lavoro che verranno costituiti all’uopo e nel far questo non dimenticheremo tutte le altre professionalità da tutelare: l’abilitazione è solo una, e manterrà sempre il diritto di tutela.