Lucia Azzolina affida ad un video, integralmente fruibile cliccando in corrispondenza di questa riga, la sua visione di come far divenire la scuola di domani. “Sogno una scuola a misura di studente e per realizzare questo sogno dobbiamo eliminare tutte le storture che si sono accumulate negli anni” esordisce l’onorevole appartenente alla VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione.
Buongiorno a tutti,
sono Lucia Azzolina e vi voglio parlare di scuola. Il tema che più mi sta a cuore e per il quale ho tutta l’intenzione di lavorare, qui in Parlamento, con passione e senza riserve. Vedete in questi anni, con le varie riforme dei governi precedenti, dalla riforma Gelmini, alla cosiddetta Buona Scuola, si è creduto che si potesse risparmiare sulla scuola: fare cassa proprio lì dove invece sarebbe giusto investire, per formare i nostri futuri cittadini. Perché cittadini formati con competenza, amore e correttezza possono e devono rappresentare la speranza del nostro Paese.
Io sogno una scuola a misura di studente. E per realizzare questo sogno dobbiamo eliminare tutte le storture che si sono accumulate negli anni. Ho voluto qui riassumere alcuni interventi.
Innanzitutto: basta con le classi pollaio. Diminuire il numero di alunni per classe significherebbe poter pensare veramente ad una didattica personalizzata e incentrata sui bisogni formativi e sulle inclinazioni di ogni studente.
Un altro impegno è sconfiggere la dispersione scolastica. Rientrare nei parametri europei è una nostra priorità, siamo al 14,7% di dispersione scolastica, la strategia Europa 2020 ci imporrebbe un 10% al massimo.
Terzo: aumentare il livello generale di sicurezza dei ragazzi. Grave resta a tutt’oggi infatti, la situazione dell’edilizia scolastica, con edifici spesso vetusti e non progettati secondo criteri antisismici.
Un altro punto a cui tengo molto: abbiamo bisogno di assumere docenti che possano educare i bambini ad una sana vita alimentare. Un bambino che ha un’alimentazione corretta sarà un adulto che godrà di vantaggi immensi in termini di salute, e questo comporterà una diminuzione della spesa pubblica sanitaria.
E dunque, se i docenti possono cambiare in meglio la vita degli studenti, noi qui dal Parlamento possiamo e vogliamo cambiare in meglio il sistema scolastico nel suo complesso.
Voglio salutarvi con le parole di Calamandrei: “trasformare i sudditi in cittadini è un miracolo che solo la scuola può compiere”. Io ci ho sempre creduto, spero anche voi.
Lucia Azzolina