Milano, genitori e istituzioni a braccetto contro la violenza sugli insegnanti a scuola

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L’episodio è accaduto a Vanzago-Pogliano, in provincia di Milano. Di recente, presso la scuola media Ronchetti è avvenuto l’ennesimo caso di violenza contro una docente. Fatti aberranti motivo di inciviltà e barbarie, che mai dovrebbero accadere all’interno di un istituto scolastico, in cui l’educazione, l’etica e la morale dovrebbero essere dei presupposti imprescindibili. I genitori dei ragazzi e le istituzioni sono vicini al personale scolastico, in particolar modo alla docente offesa. Maleducazione, arroganza e violenza non saranno più tollerate qui, come è giusto che sia. Un messaggio che vale per tutte le realtà scolastiche del nostro paese.

Milano: la solidarietà di due sindaci e la furia di un padre

Guido Sangiovanni e Vincenzo Magistrelli sono rispettivamente i sindaci di Vanzago e Pogliano. I primi cittadini hanno espresso, tramite un comunicato, la loro solidarietà per quanto accaduto presso l’istituto sito a Via Garibaldi. In pratica, un uomo di 53 anni, dopo aver ritirato la pagella ed aver scoperto che il figlio 13enne era stato bocciato, non ci ha visto più dalla rabbia.
Uscendo dall’aula ha incontrato la docente che, secondo lui, era stata ‘colpevole’ della bocciatura del figlio. L’uomo, in preda ad una furia inumana, ha attaccato la donna prima verbalmente, con frasi del tipo: ‘Non devi insegnare perché non sei capace’. In seguito, il padre del ragazzino ha spintonato la prof contro il muro. Sono dovute intervenire le forze dell’ordine per calmare il 53enne.

Milano: l’uomo è stato denunciato

Ad accertamenti conclusi, l’uomo è stato infine denunciato, con l’accusa di minacce e percosse. Un episodio che ha scosso gli animi di tutti: famiglie e politici locali. C’è stata una riunione con il presidente del Consiglio dell’Istituto comprensivo Paolo Neglia. Dopo di ciò, le amministrazioni comunali hanno voluto ribadire nero su bianco l’importanza dell’educazione civica: ‘La scuola e il personale educativo che ci lavora è una risorsa importante della comunità e deve essere da questa rispettata e positivamente partecipata per garantire la piena riuscita del progetto educativo. Non deve essere permesso a maleducazione, arroganza e violenza di entrare nella scuola, da nessuna delle parti in causa e in nessun modo, nemmeno attraverso social network e chat…’.

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