“La Buona Scuola e il Jobs Act introdotti in Italia dagli ultimi due governi sono illegittimi e non hanno affatto risolto il cronico problema del personale docente e Ata che rimane in altissima percentuale precario e sottomesso a continue lesioni dei propri diritti lavorativi”.
A pronunciare queste parole il Presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, parlando a Bruxelles al consesso di parlamentari UE in lingua francese a nome di Anief e per conto della confederazione europea Cesi.
Buona Scuola e Jobs Act sono illegittimi
‘Nel frattempo – ha sottolineato Pacifico – sono diventate cinque le cause pendenti in Corte di Giustizia Europea dal 2017, segno tangibile del fatto che il problema del precariato si è aggravato e nemmeno accenna certo a diminuire. Non può, certamente, risolversi da solo: necessita di soluzioni urgenti. Perché il lavoro precario comporta ancora maggiore esposizione alla vulnerabilità socioeconomica, risorse insufficienti per una vita dignitosa e una protezione sociale inadeguata.’
‘Bisogna garantire il rispetto del principio di uguaglianza tra tutti i lavoratori’
‘Il principio di non discriminazione va applicato anche sui contratti a tempo determinato’
Marcello Pacifico ha invitato la Commissione “a intensificare i suoi sforzi per porre fine alle clausole inique nei contratti di lavoro, affrontando tutti gli abusi: permane in troppi Paesi UE, tra cui l’Italia, la mancata applicazione del principio di non discriminazione che, come da decreto, va applicato anche sui contratti a tempo determinato e su cui proprio non si può più soprassedere. Mai come adesso è arrivato il momento di voltare pagina, così come ha chiesto lo stesso Parlamento UE, aggiornando la direttiva e rendendola omogenea tra il settore pubblico e privato, garantendo finalmente la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo”.