I diplomati magistrali hanno diritto alla stabilizzazione ma anche al ad una corretta informazione. Esistono portali d’informazione, dai più autorevoli fino ai semplici blog che, pur di accaparrarsi i click pubblicitari, ‘sparano’ sul web notizie clamorose. Il titolo ad effetto è quello che attira il lettore il quale, pur di approfondire la questione che lo riguarda, apre il link ed entra subito nel panico. Lo stesso effetto si ottiene con la diffusione di post che inneggiano a soluzioni erga omnes (per tutti). Magari, dopo qualche ora esce un altro articolo che smentisce il precedente, riportando nella confusione più totale il nostro povero lettore. A volte, anche chi vi scrive (approfittandone per scusarsi) è caduto nella trappola di questi articoli ‘spazzatura’. L’onda emozionale che induce a sviscerare la notizia e spiegare maggiormente nel dettaglio gli effetti del fatto di cronaca, produce un servizio che in realtà non contribuisce ai chiarimenti necessari; anzi, peggiora la situazione.
Vi starete chiedendo a cosa mi riferisco. In primis all’articolo da me pubblicato ieri dal titolo Diplomati magistrali in Gae a Roma: aggiunta della T. Nel pezzo si intendeva rappresentare una situazione che era valida soltanto sulla Capitale. Appare ovvio che, per superare le difficoltà rappresentate, occorra una precisa nota ministeriale, la quale ogni anno viene adottata dal dicastero di Viale Trastevere, per consentire la stipula di contratti a tempo determinato e indeterminato. Quest’oggi viene rappresentata una situazione possibile dietro il depennamento conseguente al merito negativo: ossia la sostituzione del contratto a tempo indeterminato con uno da graduatoria di circolo e d’istituto. L’esecuzione del provvedimento amministrativo avverrà in tempi diversi per ogni ricorrente. Per evitare lo stop della continuità didattica, a gennaio così come a marzo oppure a maggio, è chiaro che bisogna intervenire. Anche in questo caso a farlo deve essere il Ministero con un’apposita nota. Al momento non siamo in possesso di nessuna certezza in un senso o nell’altro. Ripeto: ognuno ha tempi diversi per le pronunce dei meriti.
Farò soltanto un breve accenno alla questione dell’equiparazione del punteggio del diploma magistrale con la laurea in Scienze della Formazione Primaria. Sul social c’è stato un post velocissimo, rimosso subito dopo, che ci informava dell’emanazione di un decreto presidenziale. Per prima cosa sottolineiamo per bene che il provvedimento riguarda esclusivamente il singolo ricorrente e non già tutti. Per ottenere un effetto erga omnes è necessario un intervento normativo complessivo di riordino della questione alla quale è chiamato a lavorare il Parlamento. È comprensibile che l’attesa per il decreto e l’ansia per la propria sorte logori il sistema nervoso di tutti coloro che stanno lavorando proattivamente alla soluzione del caso. Ma la diffusione di notizie del genere, senza riferimenti normativi precisi, o peggio, senza un link ufficiale, non può essere trasformata automaticamente in un ‘tana libera per tutti’. Ovviamente non lesinerò il mio impegno (non l’ho mai fatto da quando ho cominciato a seguire la questione del diploma magistrale ante 2001/2002) a produrre aggiornamenti sull’intera vicenda. Oggi, nello specifico, preferisco astenermi dal commentare tutti gli articoli che sono usciti sul comparto scuola. Un conto è un’indiscrezione, una opinione. Un altro è operare una moral suasion affinché i nostri governanti affrettino l’emanazione del decreto legge che stiamo aspettando tutti quanti noi. Sarà pleonastico ma ve lo dico lo stesso: serve aspettare e avere tanta pazienza.