L’equiparazione del punteggio in seconda fascia delle graduatorie di istituto, sancita dal NUMERO AFFARE 00666/2017 (meglio noto come sentenza Di Bitonto), riapre prepotentemente la questione del diritto all’inserimento nelle GAE dei diplomati magistrali. Nell’interpellanza di Fratelli d’Italia di ieri si faceva cenno al Decreto presidenziale del 14 marzo 2018 che recepiva il parere espresso sul ricorso al Capo dello Stato. E’ lo stesso ricorrente a chiarire che al momento non è stato effettuato il suo inserimento nelle Gae con un post su Facebook.
Forbice annullata
Il diritto chiarito definitivamente riguarda solamente l’equiparazione del punteggio e la conseguente possibilità di partecipare al piano straordinario di assunzioni. “E il paradosso, rileva la Sezione, è che ciò avvenga nel momento in cui ancora si discute della – assai più pregnante – valenza abilitante di quel titolo ai fini dell’inserimento nelle GAE, con conseguente possibilità di partecipare al piano assunzionale per posti di ruolo nell’ambito dei provvedimenti attuativi della l.n. 107 del 2014, cosiddetta “la buona scuola” (la fondatezza della pretesa dei diplomati magistrali con titolo conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 ad essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, anziché esclusivamente in quelle di istituto, è stata riconosciuta da molteplici pronunce del Consiglio di Stato; cfr. ex plurimis, Cons. Stato, Sez. VI, 16 aprile 2015, n. 1973; id., 21 luglio 2015, n. 3628, 27 luglio 2015, nn. 3673 e 3675 e 3 agosto 2015, n. 3788)”.
Attesa
Adesso si attende solamente di vedere come è scritto il DPR. Vale a dire se avrà l’impostazione del Dpr 2014 in esecuzione del parere del CDS II sez. su ricorso al PDR avviato nel 2011 da alcuni Dm, che consenti a tutti i possessori di diploma magistrale e non ai soli ricorrenti di accedere alle II fasce delle G.I. oppure se darà anche attuazione alla parte del parere in cui si dice essere fondata la pretesa di accedere alle Gae, come citato nel capoverso del Parere sopra richiamato.