CERIPNEWS – Anche il ministro Tria starebbe pensando agli ennesimi tagli nei vari comparti della Pubblica Amministrazione. Nell’ambito della scuola qualcuno già si pone un interrogativo: Che succederà agli stipendi della scuola dal 1° gennaio 2019?
Pubblica Amministrazione: molte le preoccupazioni di Tria a proposito della mancanza di coperture finanziarie
Nessuna nuova iniziativa senza copertura finanziaria e blocco della spesa corrente per rilanciare quella degli investimenti. È il piano del Ministro dell’Economia Giovanni Tria che prevede anche tagli che potrebbero colpire vari comparti della Pubblica Amministrazione, compreso il blocco della spesa corrente, che potrebbe portare a rivedere contratti e aumenti stipendiali.
I tagli preventivati si aggirerebbero intorno a 33 miliardi di euro in tre anni, ma già dal prossimo anno il risparmio dovrebbe essere di 10 miliardi di euro per finanziare la flat tax o il reddito di cittadinanza.
Tra le voci di spesa corrente che potrebbero essere bloccate c’è quello degli stipendi dei dipendenti pubblici che sono stati da poco rinnovati. Per il comparto scuola, si tratta di contratti già in scadenza, perché validi fino a tutto il 2018 e quindi, salvo ripensamenti, dal 2019 gli statali si potrebbero ritrovare nuovamente con un contratto bloccato per mancanza di risorse che saranno orientate altrove.
Pertanto, se nella prossima legge di Bilancio non dovessero essere stanziate nuove risorse, la parte perequativa percepita nel 2018 con lo stipendio, si abbasserebbe nuovamente.
Fonte: CERIPNEWS