Ultime notizie 23/7 – Un emendamento al Decreto Dignità di Lega-M5S servirà a cancellare la norma che attualmente impedisce ai precari di essere assunti dopo aver lavorato a scuola per 36 mesi.
Scuola: emendamento Lega-M5S cancella la norma che impedisce ai docenti e agli ATA di svolgere le supplenze oltre i 36 mesi di precariato
Un’importante decisione è stata intrapresa dalla coalizione di governo a proposito dell’inserimento di un emendamento al Decreto Dignità. Come si sa la norma probabilmente sarà in discussione già domani in Parlamento.
Si tratta, in definitiva, di un primo passo verso lo smantellamento di uno dei cardini dell’odiatissima riforma della Buona Scuola. La proposta di emendamento al DL Dignità, presentata congiuntamente dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle, intende superare la perentoria scadenza di 36 mesi di supplenza da parte del personale docente e di segreteria nei confronti delle scuole.
Questa norma, in vigore a partire dal 1° settembre 2016, vieta già a far data dal 2019 al suddetto personale di accettare qualsiasi supplenza di lunga durata. Insomma, un becero escamotage ritenuto da tutti iniquo per fare fronte ad una norma europea che imponeva l’assunzione automatica per tutti quei lavoratori precari che avevano lavorato più di tre anni al soldo e per conto delle pubbliche amministrazioni.
Ecco svelato uno dei motivi del dissenso del mondo della scuola nei confronti di Matteo Renzi
Quella norma, insomma, contenuta nel comma 131 dell’art. 1 della Legge 107/2015, raccontava molto chiaramente chi aveva scritto nero su bianco il destino a cui sarebbero andati in contro i futuri precari (norma che di sinistra aveva ben poco). Il legislatore, invece di decidere di assumere a tempo indeterminato il lavoratore precario che per almeno 3 anni della sua vita aveva prestato il suo lavoro nei ruoli dello Stato, sarebbe dovuto essere sbattuto fuori (senza poter batter ciglio) dalla porta principale, con la clausola di non poter più rientrarvi per il resto della sua esistenza.
Resta inspiegabile come mai qualche esponente del PD si domandi ancora perché i lavoratori della scuola nutrano forti risentimenti e rancori nei confronti di Matteo Renzi.
Emendamento contro il divieto di precariato oltre i 36 mesi: il plauso di tutte le Organizzazioni Sindacali
Se questo emendamento venisse accolto, la norma contenuta nel DL Dignità scriverebbe la parola fine all’ennesima ingiustizia subita dal personale precario. L’emendamento del governo ha ottenuto in queste ore i consensi della maggior parte delle organizzazioni sindacali del settore scuola, con in testa l’Anief di Marcello Pacifico.
Lo stesso Presidente Anief-Cisal, dopo la notizia ha precisato: «Approvare la cancellazione del comma 131 della Legge 107/2015 è una tappa fondamentale, perché il governo precedente è riuscito nell’impresa di ribaltare quanto indicato dai giudici di Strasburgo nel 2014, quando la Corte di Giustizia Europea stabilirono che i 36 mesi di servizio svolto vanno considerati come soglia d’accesso e non come motivo di respingimento dalla stabilizzazione».