Ultime notizie oggi lunedì 30 Luglio 2018: intervista all’Avv. Marotta a proposito degli imminenti ricorsi avverso le prove preselettive del Concorso Dirigenti Scolastici 2018.
L’avv. Pasquale Marotta è Patrocinante in Cassazione ed altre Corti Superiori, Specializzato in Diritto Amministrativo e Scienza dell’Amministrazione, Perfezionato in Amministrazione e Finanza degli Enti Locali, svolge la sua attività con studio a Caserta. Da anni si occupa di ricorsi per ciò che concerne il diritto amministrativo delle istituzioni scolastiche riportando numerose vittorie nei TAR regionali e divenendo, in tal modo, una figura di riferimento nazionale del diritto amministrativo italiano.
Lo abbiamo intervistato in merito alle criticità delle prova preselettiva al concorso DS del 23 luglio 2018 e sulla problematica dei ricorrenti al concorso DS 2011 che l’avv. Marotta segue da anni.
Concorso Dirigenti Scolastici: la nostra intervista all’Avv. Marotta
Avvocato, lei si occupa da anni dei problemi amministrativi degli organi ministeriali, ha portato avanti numerosi ricorsi ed ottenuto lodevoli vittorie contro le amministrazioni pubbliche. In particolare, lei sta seguendo, da tempo, la questione dei ricorrenti al concorso dei Dirigenti Scolastici 2011. Cosa è stato fatto per i Ricorrenti al Concorso DS 2011, a che punto siamo?
“Siamo arrivati ad attendere l’esito della Corte Costituzionale. I giudici del Consiglio di Stato, nell’appello avverso alla sentenza 8085/2016 hanno sollevato la questione di legittimità dell’intero corpo normativo (cc. 87-90) della L. 107/2015 per violazione degli artt. 2-3-51-97-117 della Costituzione e, in subordine, della singola norma (c.88) che limita la sanatoria ai soli ricorrenti 2004/06 e non a quelli del 2011 (per violazione dell’art. 3 della Cost.) che non avevano avuto una sentenza definitiva alla data di approvazione della L 107/2015 e che, pertanto, avrebbero diritto ad una nuova sessione supplettiva del corso riservato. Ora aspettiamo l’esito dell’udienza il 20 novembre 2018 e, probabilmente, ci può prevedere un successivo intervento legislativo”
Il 20 Novembre 2018 è atteso, appunto, l’esito della Corte Costituzionale in merito alla legittimità dell’assunzione dei ricorrenti ai concorso DS 2004/06 e alcuni del concorso DS 2011 a seguito della L.107/2015 e del D.D. 499/2015 attuativo della legge. Quali scenari si possono prevedere?
“In caso che la Consulta dichiari anticostituzionale la procedura di assunzione prevista dalla L. 107/2015, il legislatore potrebbe potrebbe regolare la vicenda emanando una legge che vada a risolvere la questione riguardante la disparità di trattamento dei ricorrenti DS 2011 a mano che non sia la stessa Corte Costituzionale a dare indicazioni precise per eliminare tale disparità”
I Ricorrenti al Concorso DS 2011 potrebbero non vedersi riconosciuti i loro diritti dopo anni di lotte nei tribunali italiani. Cosa potrebbe accadere se l’esito della Corte Costituzionale fosse negativo? Ci potrebbe essere la possibilità, per i ricorrenti, di adire alla Corte dei diritti umani europea?
“Sì, bisogna attendere poi che venga definito il giudizio della Corte Costituzionale e si dovrebbe tornare al Consiglio di Stato per definire il giudizio pendente. In caso di nuovo esito negativo da parte del Consiglio di Stato allora si potrà ricorrere alla Corte Europea”
In caso di esito positivo della Consulta, qualora vengano ammessi anche i ricorrenti 2011 al corso intensivo e, dunque, pronti per l’assunzione, cosa accadrà tenuto conto che l’iter del nuovo concorso DS 2017 è già partito con la prova della preselettiva il 23 luglio 2018?
“Il nuovo bando per il concorso DS 2017 è di durata triennale e lo sarà anche la graduatoria dei nuovi vincitori. Qualora il governo dovesse intervenire con una sanatoria per i ricorrenti DS 2011 bisognerà vedere in futuro come attuare anche l’inserimento dei sanati. E’ probabile che venga istituita una graduatoria come quella per i docenti che in passato permetteva l’assunzione con una percentuale del 50% da una graduatoria e dall’altra, quella che una volta si chiamava doppio canale. Ma questo dipenderà dalla volontà politica.”
In merito, appunto, al nuovo concorso a presidi 2018 del quale si è espletata la prova preselettiva lo scorso 23 luglio 2018, si sono verificati nuovamente dei problemi per ciò che riguarda la stessa prova: test con numerosi errori, black out in alcune scuole campane, svolgimento della prova d’esame in gruppo senza un’adeguata sorveglianza… Tutto ciò ricorda i problemi già verificatisi nello scorso concorso per D.S. 2011. Cosa prevede, avvocato, nuovi ricorsi?
“Sono stato investito da molti docenti che mi hanno segnalato molte criticità: black out dei computer, momenti di oscuramento video alternato. I docenti delle scuole superiori, poi, erano impegnati negli esami di Stato e, dalla data di uscita della batteria del 4000 quiz del 27 giugno non hanno potuto avere lo stesso tempo di studio dei colleghi degli altri ordini poiché impegnati negli esami di maturità. Inoltre, sembrerebbe ( lo sto verificando) che ci fossero domande da parte del Ministero non pertinenti alla figura del Dirigente Scolastico così come previsto nel bando di reclutamento del 2017. Queste domande hanno sottratto tempo alla prova stessa poiché i candidati si sono trovati disorientati nella risposta. Personalmente, ho vinto un ricorso proprio in merito al contenuto dei test di ammissione al corso di Laurea in medicina in cui le domande avevano disorientato i candidati poiché non pertinenti al ruolo richiesto dal bando. Stiamo valutando anche i ricorsi individuali per i candidati che non hanno superato per poco la prova”
Il Ministro dell’Istruzione Bussetti ha palesato l’intenzione di accorciare i tempi del nuovo concorso. Cosa intende il Ministro con il termine “accorciare”? Non vorrà far saltare qualche prova? Il Ministro potrà modificare il bando già avviato? Secondo lei, questi ricorsi potrebbero allungare piuttosto che accorciare i tempi?
“ Non è possibile far saltare qualche prova e nemmeno modificare il bando del concorso a D.S. 2017 . E’ più probabile far anticipare gli scritti ma credo che la prova degli scritti non verrà espletata prima di fine ottobre 2018. Nei miei ricorsi chiederò innanzitutto l’ammissione con riserva alla prova scritta e, in subordine, la non ammissione alla prova successiva ma facendo ripetere la prova concorsuale, ovviamente a tutti i candidati e andrebbe, a mio avviso, ad inficiare l’intero concorso”
Infine, lei ritiene che la soluzione della questione dei ricorrenti DS 2011 possa essere auspicabile al fine di risolvere i contenziosi, dare il giusto riconoscimento giuridico ai suddetti ricorrenti e risolvere la penosa questione delle reggenze già dall’anno scolastico 2018/19 e sollevare dal collasso le istituzioni scolastiche costrette a reggere un numero altissimo di istituti nel non rispetto dell’efficienza amministrativa e gestionale?
“Sarebbe una soluzione intelligente ma non può scaturire da un ricorso bensì da decisioni del legislatore e del Ministero”
Grazie avvocato e buon lavoro!