In Senato passa un emendamento per la riapertura delle Gae. La notizia fa velocemente il giro del web sconvolgendo la serata ai tantissimi docenti ancora delusi dal decreto dignità. Sui portali scolastici rimbalza velocemente da un gruppo di precari all’altro. Sul suo sito Anief rievoca il precedente di 6 anni fa che consentì l’inserimento in Gae dei laureati in Scienze della Formazione Primaria del vecchio ordinamento. L’emendamento in questione porta la firma dei parlamentari di Leu De Petris, Errani, Grasso e Laforgia.
La ricostruzione dei fatti
È successo che nel corso della discussione nell’aula di Palazzo Madama, relativa al Decreto Milleproroghe, è stato approvato un emendamento di Leu per consentire l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento dei diplomati magistrale e degli insegnanti tecnico pratici. Come descritto nel testo dell’emendamento stesso che alleghiamo in fondo al presente articolo, viene predisposto analogo inserimento per tutti i docenti abilitati entro il 2017/2018. La disposizione è valida a “decorrere dall’aggiornamento previsto nell’anno scolastico 2017/2018 per il successivo triennio”. I docenti verrebbero inseriti in una IV fascia aggiuntiva.
Passaggio alla Camera
Ciò che potrà avvenire martedì prossimo alla Camera dei Deputati non è ancora dato saperlo. Le possibilità che venga modificato per depotenziarlo, o addirittura cancellarlo completamente, ci sono tutte. Non va trascurato il fatto che questa misura ha già la copertura finanziaria ed una correzione in senso contrario potrebbe rivelarsi un boomerang per l’attuale governo. Per il momento chiudiamo con la nota dell’agenzia di stampa Public Policy che afferma “subito dopo il voto, molti senatori di maggioranza sostenevano che la norma non fosse stata approvata ma dopo la pubblicazione del resoconto stenografico si sono accorti che la modifica a firma Leu (Loredana De Petris) era stata approvata dalla maggioranza, dopo il parere favorevole del relatore Stefano Borghesi (Lega) e del rappresentante del Governo, il sottosegretario Maurizio Fugatti.”
(in allegato il testo integrale degli emendamenti discussi)
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