Compro Obelisco, sul lastrico finisco

La vicenda del fondo Obelisco di Poste Italiane, fondo gestito da InvestiRe, conferma quanto sia facile truffare un popolo ignorante. A 13 anni dal suo collocamento il valore è crollato del 99%. In fase di raccolta erano stati accumulati 172 milioni di euro contro gli attuali 3 e un debito che appare oltre i limiti regolamentari. Il fondo Obelisco è il nuovo caso Etruria 2.0. È difficile spiegare a quella vecchina che ha portato tutti i suoi risparmi allo sportello delle Poste che un fondo legato ad un investimento immobiliare, uno dei più solidi sui mercati finanziari, ha in pratica azzerato il suo valore. La sensazione che avrà sarà pari a quella di colui che ha avuto la casa rasa al suolo nel terremoto di Amatrice.

Educazione finanziaria

Alzi la mano chi ha sentito mai parlare di financial literacy. Vogliamo dare un suggerimento con la traduzione letterale di questo termine. Parliamo di alfabetizzazione finanziaria o, se vi piace di più, di educazione finanziaria. In un paese affetto da analfabetismo funzionale con percentuali iperboliche, educare gli italiani a saper gestire da se i risparmi senza delegare nessuno appare una Mission Impossible. Ma le cose potrebbero cambiare se questa venisse adottata sin dalla tenera età, introducendola nella scuola come materia di insegnamento. Non mancano nemmeno i soggetti deputati ad educare la cittadinanza nelle discipline economiche. Ci sono i docenti della cdc A046 (discipline giuridiche ed economiche) ma per il Miur non servono più. Sono talmente tanti che la classe di concorso è in esubero. Di contro abbiamo un dato:  su un totale di 4.270.854 alunni, appena 1.570.535 di essi sono stati coinvolti in programmi curricolari di Diritto ed Economia politica.

Invertire il trend

Viviamo in un paese affetto da grave analfabetismo funzionale, giuridico, economico e culturale. E’ in questo contesto che si spiegano i casi Etruria e Obelisco. Gli speculatori finanziari hanno gioco facile di una cittadinanza indifesa di fronte ai raid speculativi condotti dalle SIM (società di intermediazione mobiliare) con le tecniche di High Frequency Trading (immissione simultanea di più ordini sui mercati). L’attuale governo gialloverde può e deve porre un argine a questo attacco indiscriminato al risparmio degli italiani. E per metterlo in campo non può rinunciare al prezioso apporto dei docenti delle discipline giuridiche ed economiche, inserendo l’educazione finanziaria come materia di insegnamento nella scuola secondaria di primo e di secondo grado. La ricetta non è tagliare MA INVESTIRE!