Il servizio prestato sullo stesso posto per almeno 2 anni nelle ultime otto annualità è il requisito d’accesso per partecipare al prossimo concorso straordinario rivolto ai docenti della scuola primaria e dell’infanzia. Se le cose non cambieranno, in molti si ritroveranno esclusi dalla possibilità di parteciparvi. Ricordiamo che, per poter essere considerato valido, il servizio deve essere stato prestato per 180 giorni anche non continuativi, oppure ininterrottamente dal 1 febbraio fino al termine delle attività didattiche.
2 anni su posto comune oppure sul sostegno
Questa è la disposizione contenuta nell’emendamento 4. 24 al Decreto Dignità che testualmente recita: a) titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o di analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente purché i docenti in possesso dei predetti titoli abbiano svolto, nel corso degli ultimi otto anni scolastici, almeno due annualità di servizio specifico, anche non continuative, su posto comune o di sostegno, presso le istituzioni scolastiche statali valutabili come tali ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124 e successive modificazioni. In questo nostro altro contributo avevamo descritto la tempistica per poter emanare il bando di concorso.
Servizio aspecifico
Ci scrivono tanti diplomati magistrali che al momento non posseggono questo requisito. Come è noto, la difficoltà ad avere supplenze ha generato negli ultimi otto anni una situazione totalmente disomogenea. Per poter lavorare, in tanti hanno accettato di stipulare contratti sui posti di sostegno, senza la relativa specializzazione, quando non si siano dovuti accontentare di spezzoni sulle ore alternative alla religione cattolica. Su quest’ultimo punto ricordiamo come il servizio prestato come insegnante di ora alternativa ricada tra quelli «non specifici» (non afferendo ad alcuna classe di concorso). Al momento attuale non potrà dunque essere computato come servizio utile al conseguimento dei 24 mesi necessari per partecipare al concorso straordinario.
Servizio misto
Sulla possibilità di poter considerare valido il servizio misto (posto comune/posto di sostegno) al momento possiamo contare solo sul resoconto della Gilda che ha partecipato ad una riunione al Miur lo scorso 26 luglio. Nel corso della stessa, la dott.ssa Novelli del Ministero, nelle more dell’approvazione del Decreto Dignità, ha detto che potrebbe cambiare qualcosa all’ultimo momento. In particolare ha chiarito che sarà possibile cumulare il servizio su posto comune con il servizio su sostegno. Naturalmente per la conferma bisognerà attendere il relativo decreto.