Comunicato stampa di Giovanni Antonelli in risposta alle recenti affermazioni del
Ministro dell’istruzione Marco Bussetti sulla questione dell’istituto Jacopone da Todi in Umbria.
Gentilissimo Signor
Ministro,
sono costretto a scriverLe di nuovo per rispondere a quanto da Lei affermato nella trionfalistica dichiarazione apparsa ieri sulla Sua pagina
Facebook.
Davvero la Sua risposta ha lasciato
esterrefatti tutti noi genitori. Per diversi motivi.
1) Lei afferma: “L’
Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria ha comunque ascoltato le esigenze dell’Istituto e ha assicurato lo sdoppiamento della classe”.
Mi permetta, l’Ufficio Scolastico Regionale (
USR) avrà pure ascoltato le nostre richieste, ma non ha dato loro seguito, infatti non ha proceduto, come da noi richiesto, alla formalizzazione dell’inserimento nell’organico di fatto di una nuova classe. Non so chi l’abbia informata, ma Le assicuro che l’USR NON HA ASSICURATO LO SDOPPIAMENTO DELLA CLASSE, come Lei afferma, laddove SDOPPIAMENTO è da intendersi come COLLOCAZIONE IN ORGANICO DI UNA NUOVA CLASSE.
Questa nuova classe è, invece, il risultato della predisposizione dello sdoppiamento da parte del Dirigente Scolastico
Prof. Sergio Guarente, che, a fronte del diniego dell’USR alla richiesta di concessione in organico della classe, applicando il comma 84 dell’art. 1 della Legge n. 107 del 13 luglio 2015, ha concertato con l’Ufficio questa “soluzione” (ma che noi non riconosciamo come tale) circa le modalità dello sdoppiamento, con la concessione, da parte dell’Ufficio medesimo, di 4 ore integrative, utili a ricoprire tutte le discipline del piano di studi, che si sono aggiunte alle ore disponibili nella Scuola nell’ambito del cosiddetto “organico del potenziamento”. Questa “soluzione” era stata adottata prima della mia lettera, inviata appunto per richiedere che lo sdoppiamento fosse stato effettuato non dal basso ma “dall’alto”. La differenza, come sa, è sostanziale: in questo ultimo caso, infatti, per i cinque anni la classe potrà contare su un organico pieno e stabile; nel caso in cui, invece, sia il Dirigente Scolastico a sdoppiarla, questi dovrà di anno in anno rivolgersi all’USR per la concessione di ore supplementari, restando a suo carico la copertura delle altre ore scoperte che dovrà provvederà a colmare, laddove possibile e come già detto, con gli insegnanti del cosiddetto potenziamento o con chiamate dirette a carico del Liceo. Della serie, per ogni anno futuro l’organico di quella classe sarà composto da ciò che il Dirigente riuscirà a raccattare. Nella fattispecie, tutta la concessione faraonicamente annunciata da Lei ieri consta, come già detto, di 4 ore, dicesi quattro ore, sulle 27 necessarie a coprire l’orario settimanale.
Di che ha da esultare Signor Ministro,
e di cosa dovremmo essere soddisfatti noi genitori? Delle briciole
che ci ha lanciato dalla tavola imbandita?
Evidentemente, però, ciò basta per
far mettere la coscienza a posto al Suo Ministero e all’USR; il
problema sarà solo degli studenti, ma questo, l’abbiamo già
constatato e detto, non interessa molto evidentemente a chi sta
assumendo ora decisioni.
2) Lei afferma: “Il caso della classe
‘pollaio’ da 39 alunni del Liceo di Todi finito sulla stampa in
questi giorni è già risolto dal 9 agosto”.
Non scambiamo la causa con l’effetto.
Il caso l’ho creato io proprio perché quella che Lei sta vendendo
come soluzione, in realtà, era il motivo del profondo dissenso dei
genitori. Quindi, esattamente il contrario di ciò che Lei afferma.
Le comunico che IL CASO NON E’ RISOLTO, È TUTTORA APERTO: il suo
Ministero UFFICIALMENTE ha concesso solo 6 prime classi (2 Scienze
Umane, 2 Linguistico, 1 Classico e 1 Scientifico), non le 7 da me
richieste con la lettera.
3) Lei afferma: “La scuola fra
l’altro ha accettato iscrizioni in più anche dopo la scadenza delle
domande.”
Mi scusi ma qui non ho capito dove
sarebbe l’eccezionalità della cosa. Ho ben chiaro che le classi
vengono elaborate sulla base delle iscrizioni effettuate a febbraio,
ma penso che in tutte le scuole d’Italia ci siano successivamente
piccole, inevitabili variazioni. Cosa avrebbe dovuto fare il
Dirigente Scolastico, cacciare i genitori che, per i più disparati
motivi, hanno iscritto i propri figli dopo la scadenza di inizio
anno?
Forse la cosa non Le è stata riferita,
signor Ministro, ma tra queste iscrizioni tardive ci sono anche due
dei tre studenti disabili a cui facevo riferimento nella mia lettera,
ed è stata proprio la loro nuova presenza che ha portato alla mia
richiesta di sdoppiamento ben sapendo che ciò avrebbe comportato per
legge un abbassamento del quorum per ogni singola classe in cui erano
presenti, e quindi ad un doveroso ricalcolo rispetto a quello fatto a
febbraio. Non mi sembra poi tanto difficile.
Ora, se dobbiamo dirle grazie per aver accettato questi ragazzi fuori tempo, va bene: Le diciamo “Grazie
Ministro per la concessione che ci fa, cercheremo di non peccare più”.
4) Lei, infine, afferma: “Tanto
rumore per nulla”.
Ecco, mi scusi, ma qui veramente Lei diventa offensivo. Io non le ho scritto perché mi sono svegliato una mattina con la voglia di importunarLa facendo scoppiare un caso come lei lo definisce, e non Le ho certo scritto a titolo personale. Io, indegnamente, rappresento il Consiglio di Istituto del Liceo
“Jacopone da Todi”, e dunque anche i genitori di 770 studenti che lo frequentano e, se Le ho scritto, l’ho fatto solo in nome loro. Lei ha avuto il buongusto di offenderci tutti come se fossimo dei visionari in cerca di clamore e di chissà quale visibilità. Avremmo sinceramente altre cose da fare nella settimana di Ferragosto che metterci a scherzare con Lei. Quindi, La invito a rispettarci e a rispettare le nostre legittime richieste che non sono campate in aria come Lei vorrebbe frettolosamente liquidarle. E che, soprattutto, sono richieste ancora in attesa di risposta.
In attesa che si adoperi per la risoluzione dal caso, La saluto cordialmente.
Giovanni Antonelli
Presidente del Consiglio di Istituto
del Liceo “Jacopone da Todi” di Todi