La Ragioneria dello Stato ha provveduto a rendere noti gli ultimi dati relativi alla Pubblica Amministrazione, riguardanti l’anno 2016: c’è subito da sottolineare il notevole aumento delle posizioni cosiddette flessibili, quasi 23mila in più in un anno, in percentuale il 7,8 per cento in più.
Pubblica Amministrazione: in aumento le assunzioni sulla scuola
Sono 288.946 i lavoratori che prestano servizio con un contratto a termine, contro gli oltre tre milioni che lavorano stabilmente, con un contratto a tempo indeterminato: da segnalare l’aumento consistente dei precari nella scuola (sono circa 163mila), oltre al numero importante di quelli presenti nel settore sanità (33mila).
Per quanto concerne il costo del lavoro nella Pubblica Amministrazione siamo vicini ai 159 miliardi di euro: naturalmente si tratta di dati che non includono il recente rinnovo contrattuale e gli aumenti che sono stati previsti. La Ragioneria dello Stato, a questo proposito, ha precisato: ‘Rispetto al 2009, l’anno in cui la spesa è stata massima, al netto dei nuovi enti – entrati nel conto nel frattempo – nel 2016 sono stati spesi per il pubblico impiego circa 12 miliardi in meno’.
Stipendi medi più bassi: alla scuola, purtroppo, la maglia nera
Per quanto riguarda, invece, gli stipendi medi, quelli più bassi, manco a dirlo, sono quelli della scuola, con una retribuzione media complessiva pari a 28.403 euro: un particolare rilevante se consideriamo che la retribuzione media complessiva della Pubblica Amministrazione è pari a 34.435.Da sottolineare, infine, l’enorme differenza con i compensi di magistrati, prefetti e diplomatici, rispettivamente a 138.268, 93.026 e 92.819 euro.