Pubblichiamo, di seguito, il comunicato stampa integrale del sindacato Unams Puglia, riguardante la causa vinta da un docente di educazione fisica contro l’Usp di Bari e la Sms Bovio-Palumbo di Trani per la mancata corresponsione degli emolumenti per le prestazioni offerte durante l’anno scolastico 2008/2009.
Il comunicato stampa del sindacato Unams Puglia
Un malcapitato docente di educazione fisica si era visto non corrispondere la modica cifra di euro 5254,50 per prestazioni relative alla pratica sportiva nell’a.s. 2008/09.
Il Dirigente scolastico assurgeva a motivazione una presunta ed ingiustificata mancanza di fondi a suo dire non corrisposti dal Miur. Il docente si rivolgeva ai nostri Uffici per essere assistito nel recupero dei crediti. Con l’assistenza del segretario provinciale e regionale prof. Bartolo Danzi e dell’avvocato R. Gammarota, si provvedeva a ricorrere al Giudice del lavoro presso il Tribunale di Trani.
La causa veniva iscritta al registro generale 6609 del 2012 ed assegnata al Giudice del lavoro di Trani, dott. M. Brudaglio, che – dopo ben 6 anni – emetteva a una sentenza di accoglimento del ricorso proposto dal docente, sul presupposto che la mancanza di fondi non giustifica la mancanza di corresponsione degli emolumenti per una prestazione effettuata dal docente.
Il giudice, in ordine alla eccezione del Miur di omesso pagamento della prestazione debitamente autorizzata ed eseguita per una presunta, apodittica ed inconferente carenza di fondi, evidenziava la non potestatività del rapporto di lavoro a dire “ora lavora”, “ti pagherò quando potrò”. Una condizione assolutamente inaccettabile che viola i precetti sinallagmatici secondo cui ad ogni prestazione corrisponde una controprestazione economica e non può giustificare un simile inadempimento.
Il Miur e l’istituto Bovio-Palumbo di Trani venivano condannati al pagamento – oltre dei suddetti corrispettivi al docente – a ben 3000 euro di spese legali oltre accessori di legge. La sentenza veniva notificata dal nostro Ufficio Legale in data 16/17 gennaio 2018 e passava in giudicato.
L’amministrazione non provvedeva a liquidare i corrispettivi. In data 31/7, l’ufficio legale ha promosso atto di precetto per inadempienza esecutiva della sentenza in parola, ovviamente caricando le relative spese di procedura a carico carico della inadempiente amministrazione. Vi è da chiedersi se ora l’amministrazione scolastica intenderà corrispondere il dovuto o costringerà al pignoramento.
“Errare humanum est, diabolico perseverare”.
Sindacato Unams Puglia