Decreto Dignità in Gazzetta Ufficiale: DM, 120 giorni per eseguire le sentenze
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Strano ma vero, il concorso straordinario per i diplomati magistrale va a togliere posti ai laureati in Scienze della Formazione Primaria come previsto dal decreto ministeriale 249 del 2010.

DM 249 /2010

L’ art. 5 del suddetto decreto recita quanto segue: ” Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca definisce annualmente con proprio decreto la programmazione degli accessi ai percorsi (di SFP) di cui agli articoli 3 e 13. 2 . Il numero complessivo dei posti annualmente disponibili per l’accesso ai percorsi è determinato sulla base della programmazione regionale degli organici e del conseguente fabbisogno di personale docente nelle scuole statali    (seguivano alcune parole non ammesse al “Visto” della Corte dei conti)    deliberato ai sensi dell’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, previo parere del ministero dell’economia e delle finanze e del ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, maggiorato nel limite del 30% in relazione al fabbisogno dell’intero sistema nazionale di istruzione, e tenendo conto dell’offerta formativa degli atenei e degli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica” 

Avete capito bene. Il ministero definisce dei posti relativi agli organici e al fabbisogno nelle scuole statali, posti che non potranno essere assegnati a coloro i quali dal 2011 in poi, per conseguire la laurea prevista dal nuovo ordinamento in atto da allora (Scienze della Formazione Primaria n. o.), si sono dovuti sottoporre ad una severa selezione in ingresso, atta a fornire un elevato livello di competenze didattico-culturali per assicurare ai bambini insegnanti altamente preparati ma saranno occupati dai tanti diplomati magistrale, con soli due anni di servizio – svolti anche con riserva in una graduatoria che precede quella dei laureati in SFP – che hanno riscoperto il diploma e hanno pensato bene di utilizzarlo; niente esami, niente laboratori, niente selezione.

SFP esclusa dal concorso

Solo in apparenza  potranno partecipare al concorso anche i laureati in SFP,: molti hanno completato il proprio percorso di laurea tra il 2016 e 2017 (essendo questo percorso cominciato nel 2011 -istituito appunto con il DM su indicato).

E’ impossibile che abbiano due anni di servizio, qualcuno più fortunato ne ha uno, ma non basta. Quindi esclusi, forse faranno il concorso ordinario anche se non si sa ancora quando. E allora la selezione sul fabbisogno di cui si parlava prima a che è servita?

Dal governo nessuna spiegazione

Certo, è stato chiesto a più riprese ai rappresentanti del governo, della commissione cultura e della maggioranza il perché di questa esclusione, visto che i decreti precedenti sono stati varati sempre in quell’aula che successivamente li ha calpestati.

Si potevano far valere gli anni di tirocinio come anni di servizio ma questa opzione è stata scartata. Evidentemente ancora non siamo un’emergenza sociale o, come dicono alcuni giornalisti durante le interviste, “non abbiamo famiglia”. Eppure vi garantisco che qualcuno con doppia laurea la famiglia ce l’ha!