Reintegrate in ruolo 9 diplomate magistrali a Pistoia

A Pistoia nove diplomate magistrali sono state reintegrate in ruolo dall’ufficio scolastico provinciale. L’amministrazione ha ritenuto di dare esecuzione ad un provvedimento del Tribunale del lavoro che risale al 28 agosto 2018. Le nove maestre avevano deciso di impugnare il licenziamento patito lo scorso 3 maggio 2017. Per questo motivo si sono rivolte all’avvocato Riccardo Sensi che ha patrocinato il ricorso al giudice del lavoro della cittadina toscana.

C’è tempo per tornare in II fascia

Parafrasando il titolo di un celebre film potremmo dire che le disposizioni contenute nel decreto dignità, relative all’esito della plenaria, possono attendere. Tutto era cominciato per l’appunto lo scorso 3 maggio 2017, quando cioè ben 17 diplomati magistrali si erano visti respingere un ricorso in appello presso la Corte di Appello di Firenze. In conseguenza di ciò l’amministrazione aveva deciso di far valere il procedimento maggiormente favorevole a se, depennando i ricorrenti dalle Gae e revocando i ruoli.

Il reintegro

Le nove ricorrenti non erano affatto d’accordo perché il depennamento risulta illegittimo in quanto decretato in assenza di sentenza definitiva passata in giudicato. L’amministrazione aveva preso un abbaglio perché aveva agito nonostante pendesse un ricorso contro il licenziamento di cui si parla in Cassazione. Questa è la tesi portata in giudizio dall’avv. Sensi che è stata accolta completamente dal giudice del lavoro Francesco Baracca. Per l’effetto di questa decisione il Miur è stato condannato a rimettere in ruolo le 9 docenti.

Ritorno alla precedente condizione giuridica

In termini tecnici si tratta di un provvedimento di sospensione dell’efficacia della risoluzione del contratto. Con questo si intende che provvisoriamente le maestre tornano in ruolo in attesa del provvedimento definitivo. Per questo motivo tornano in vigore i contratti con la clausola risolutiva espressa di scioglimento in caso di esito negativo del contenzioso con l’amministrazione.

I danni sofferti

I danni patiti dalle maestre sono stati molteplici. Quello principale è certamente la privazione della retribuzione patita per questi mesi di disoccupazione forzata. Un danno che si è moltiplicato a dismisura in conseguenza della difficoltà di percepire l’assegno di disoccupazione della Naspi. Non è stato semplice arginare questa vera e propria emergenza economica per loro in conseguenza dei tanti intoppi burocratici nei quali si era incagliata la domanda di disoccupazione. Fortunatamente giustizia è stata fatta e le diplomate magistrali potranno tornare subito in cattedra.