Scuola, assunzioni docenti 2018/9: ecco i dati e i numeri di uno 'scandalo tutto italiano'

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Ci risiamo. Anche l’inizio del nuovo anno scolastico 2018/2019, purtroppo, ripropone gli stessi problemi e gli stessi disagi incontrati negli anni passati. Su 57322 posti autorizzati dal nuovo Governo Conte, solamente 23331 (circa il 40%) sono stati individuati su posto comune. Ancora più drammatica (e anche qui non è una novità) la situazione riguardante le assunzioni sul sostegno che, a fronte di bisogni purtroppo sempre maggiori, ripropone anche quest’anno il proprio pesante deficit di insegnanti: solamente 1639 i posti autorizzati su un totale di 13329, una percentuale bassissima pari a poco più del 12 per cento.  Al Nord, le graduatorie ad esaurimento sono esaurite ed è qui che si riscontra la più alta percentuale di posti vacanti, il 59 per cento.

Anief: ‘Assunzioni 2018/2019, uno scandalo tutto italiano’

Il presidente di Anief, Marcello Pacifico, ha commentato con toni piuttosto duri i numeri implacabili dell’anno scolastico 2018/2019: ‘È uno scandalo tutto italiano, perchè nonostante l’alto numero di docenti abilitati o riconosciuti tali dallo Stato (150mila unità) senza prendere in conto, anche, i supplenti non abilitati con diversi anni di servizio, il Governo non riesce a garantire la copertura di nemmeno il 50% delle immissioni in ruolo previste. Il caso emblematico è sul sostegno dove a fronte di quasi 8mila posti vacanti e disponibili nella scuola secondaria e del doppio degli insegnanti specializzati dalle università negli ultimi cinque anni, quasi il 90% dei posti è andato a vuoto. E non per colpa del rifiuto degli insegnanti ma a seguito dell’impuntatura dell’amministrazione a continuare a tenere chiuse le GaE’.

Assunzioni: ‘Con riapertura Gae, i posti sarebbero stati tutti coperti’

Il punto è sempre quello, la chiusura delle GaE e l’ormai famoso emendamento al decreto Milleproroghe, argomento principale dello sciopero indetto per l’11 settembre. ‘Con le graduatorie ad esaurimento riaperte – prosegue Pacifico – le 57 mila immissioni in ruolo sarebbero andate in porto. Lo scorrimento del doppio canale di reclutamento, infatti, ha garantito, fino all’approvazione della Buona Scuola, la copertura totale dei posti autorizzati. Negli ultimi anni però l’esaurimento delle graduatorie ha prodotto questo risultato sconfortante, che alimenta il precariato senza soluzioni alternative apparente valide. La stessa gestione dei concorsi voluta dalla precedentemente maggioranza, per la scuola secondaria e copiata dall’attuale esecutivo per la primaria, è già stata sottoposta al vaglio della Corte costituzionale con ordinanza n. 5233/2018 del 29 agosto scorso emessa dal Consiglio di Stato”.
‘Occorre ora più che mai la riapertura di quelle graduatorie ad esaurimento previste dal Senato nel testo licenziato del Milleproroghe, bocciata dalla I e V commissione della Camera dei deputati e di cui si chiederà il ripristino durante l’esame dell’Aula, proprio nel giorno in cui si svolgerà lo sciopero e la manifestazione indetta da Anief per farsi ascoltare da una politica – conclude Pacifico – che continua ad essere sorda e cieca di fronte all’evidenza’.

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