Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, in una delle tante interviste concesse in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico, ha espresso l’idea di poter utilizzare il Pon Istruzione (Programma Operativo Nazionale) per una formazione ad hoc dei docenti di lingue.
Pon Istruzione per formazione specifica dei docenti di lingue
Lo ha ribadito il quotidiano economico ‘Il Sole 24 Ore‘ in un articolo apparso sul numero di oggi, lunedì 10 settembre: sarebbe a disposizione una parte dei 150 milioni di euro destinati ai percorsi formativi dei docenti, denaro che verrebbe erogato con un bando in corso di definizione. Una sorta di continuità col passato, con il rispetto di una delle nove priorità che vennero indicate dalla Buona Scuola in merito alla formazione in servizio dei professori, ovvero quella delle competenze di lingua straniera e la metodologia Clil.
Allo stato attuale delle cose, i docenti devono possedere una conoscenza certificata di livello C1 e aver seguito un corso universitario di specializzazione del valore di 20 crediti formativi per poter insegnare una disciplina non linguistica in un idioma diverso dall’italiano.
Formazione docenti, 12mila prof si sono formati in inglese, francese, tedesco e spagnolo
I dati evidenziano come negli ultimi 5 anni, i docenti che si sono formati in inglese, francese, tedesco e spagnolo nei licei o negli istituti tecnici, sono stati 12mila. A fronte dei 4mila che hanno frequentato corsi universitari di perfezionamento al Clil. Il Ministero dell’Istruzione ha intenzione di incrementare il numero di questi docenti, attraverso le risorse provenienti dal Pon. Il concetto è stato già ribadito dal Ministro Bussetti: è quello di rafforzare le competenze dei docenti per arrivare ad un miglioramento delle conoscenze degli studenti.