Cesena, alunni italiani e stranieri in plessi scolastici separati

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Su 100 abitanti di Cesena, quattro sono di origine straniera. Una presenza davvero esigua di individui non italiani nel territorio quindi. La situazione però non sembra essere la stessa presso la scuola elementare Carducci. Qui su 33 alunni iscritti, circa 20 hanno un cognome straniero. Purtroppo, come spesso accade, l’intolleranza è un cancro che si diffonde in situazioni del genere. Già lo scorso anno, diversi genitori di bambini italiani si lamentarono con il dirigente scolastico del Terzo Circolo, Giuseppe Messina, per la folta presenza di bambini stranieri. Le famiglie avevano minacciato il ritiro dei figli da tale realtà scolastica, per iscriverli altrove. Un episodio di cronaca che ha fatto discutere. Le istituzioni si erano subito mosse per cercare una soluzione, favorendo l’integrazione degli alunni stranieri ed allo stesso tempo il consenso delle famiglie italiane.

Cesena, sempre meno iscritti al Carducci

Come ci informa Il Resto del Carlino, la situazione pare essere ancora irrisolta. Ciò lo si nota dagli elenchi delle nuove sezioni, che quest’anno da tre sono scese a due. Il dirigente scolastico Messina ha commentato: ‘A onor del vero, solo il 33% degli iscritti sono stranieri, un numero molto vicino alla soglia del 30% prevista…’. Secondo Messina, ci sono alcuni fraintendimenti, anche a causa di alcuni cognomi di origine straniera, appartenenti in realtà ad alunni cittadini italiani a tutti gli effetti. Alcuni di questi, ha spiegato il Messina, possono essere italiani di terza generazioni, ossia nipoti di migranti.

Una linea di demarcazione effettiva

In quel di Cesena è bene parlare di veri e propri ‘universi paralleli‘. Triste vero, ma i fatti parlano chiaro. Il terzo circolo ruota attorno alla scuola Carducci, che però non è certo l’unico istituto a farne parte. Al plesso di Ponte Abbadesse, ad esempio, si contano 39 iscritti. I cognomi di etimologia non italiana sono davvero rari ed in una sezione risultano non essercene affatto. A spiegare la situazione è sempre Messina: ‘La scuola non può intervenire d’ufficio spostando qua e là gli alunni, in quanto serve il consenso delle famiglie’. Sono le stesse famiglie, italiane e straniere, che stanno creando una preoccupante linea di demarcazione, ignorando del tutto il senso di integrazione che i loro piccoli dovrebbero invece assimilare. Nell’asilo la situazione, lo scorso anno, era del tutto diversa: il 92% era composto da bambini stranieri. Messina ha detto al riguardo: ‘Siamo riusciti ad intervenire in maniera efficace ed ora ci apprestiamo ad iniziare il nuovo anno scolastico con numeri che si attestano intorno al 50%…’. Il Comune ha aiutato nella distribuzione degli alunni stranieri, mettendo a disposizione le sue scuole, ha proseguito il dirigente scolastico

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