Il ministero dell’Istruzione ha fallito, ancora una volta, l’operazione assunzioni docenti. Sei cattedre su dieci sono rimaste vuote, una percentuale altissima. Un sistema di reclutamento che deve essere totalmente rivoluzionato, è la scuola, prima di tutto, a chiederlo. Su 57.322 posti autorizzati dal Mef per l’anno scolastico 2018/2019, le assunzioni sono state solamente 25.105, vale a dire il 43,8 per cento, meno della metà.
Assunzioni docenti 2018/2019: ecco i dati ufficiali del Miur, è flop totale
Per non parlare del sostegno dove su 13.329 posti sono stati assunti solo 1.682 docenti (12,6%): le carenze di insegnanti specializzati sono soprattutto al Nord e in Sardegna.
Impietoso il confronto con lo scorso anno dove furono coperte il 75,6 per cento delle cattedre:
su 51.773 posti messi a disposizione, furono assunti 29.841 insegnanti.
I dati sono stati resi noti dal Ministero dell’Istruzione nell’incontro tenutosi ieri con i sindacati, un incontro che verteva proprio sul personale della scuola. Nelle regioni del Nord è stato assegnato il minor numero di cattedre: quasi 13mila su oltre 34mila (il 37,4%); situazione leggermente migliore nelle scuole del Centro Italia (41%) e soprattutto al Sud dove sono stati assunti 8.040 docenti su 12.702 posti a disposizione (63%). Situazione difficile per le medie e per le superiori, mentre la primaria è arrivata al 64% delle cattedre coperte e l’infanzia all’82 per cento.
Cisl Scuola, Maddalena Gissi: ‘Il Mef si lecca i baffi, la situazione sta peggiorando’
La segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, ha così commentato: “Impressionanti i vuoti delle assunzioni. Il Mef si lecca i baffi con tutti questi posti restituiti, un assurdo. La situazione sta peggiorando e non si risolverà se non ci saranno bandi immediati di concorso e poi occorre assumere provvedimenti per gli abilitati di seconda fascia. Insomma, il problema è riuscire a programmare il fabbisogno, riconosciamo il lavoro avviato dalla ministra Fedeli e la buona volontà di Bussetti – conclude la Gissi – ma oggi va aperta la discussione sui meccanismi reclutamento, e va fatto subito non a giugno 2019″.