Tar Campania nega a diplomati AFAM partecipazione al transitorio per gli abilitati

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Una recente ordinanza del Tar Campania rimescola completamente le carte sulla questione della partecipazione al concorso riservato agli abilitati. Lo fa escludendo da questa possibilità un gruppo di diplomati AFAM che invocavano l’equipollenza del titolo in quanto impossibilitati ad abilitarsi per la mancanza gli adeguati percorsi formativi. L’ordinanza del Tar Campania si inserisce nell’ acceso dibattito della presunta incostituzionalità da molti avanzata dell’esclusione dei docenti non abilitati. Esaminiamo i motivi del respingimento dell’ ordinanza n. 01314/2018 emessa dalla Sezione Quarta.

I 3 motivi alla base del rigetto

In soldoni il TAR Campania dice tre cose per giustificare il rigetto:

la prima respinge l’assunto dell’equipollenza del titolo ai fini dell’abilitazione decretato dal Giudice del Lavoro di Napoli (n. 17152/2017 del 07.09.2017) in quanto esso è legato alla questione dell’inserimento nella seconda fascia delle graduatorie di istituto e non già per la partecipazione al concorso;

la seconda è che non si può impugnare il provvedimento dell’ USR Campania ma semmai il bando di concorso (D.D.G.2018) nella parte in cui è preclusa la partecipazione ai ricorrenti;

la terza è che non si può accogliere la loro domanda perché il diploma AFAM non ha valore abilitante ai sensi dell’art. 4, commi 1 e 2, della legge n. 508/99.

Rimettiamo nell’immagine di seguito i due commi sull’argomento.

Imprescindibilità dei percorsi abilitanti

Una delle motivazioni principali che hanno ispirato il contenzioso avviato dai docenti non abilitati è costituita dal fatto che essi non hanno avuto nessuna possibilità di seguire percorsi abilitanti. Al riguardo basti citare il caso dei docenti ITP inseriti con riserva nella seconda fascia delle graduatorie di istituto dal Consiglio di Stato. Il TAR Campania non accoglie questa tesi, specificando per contro che i ricorrenti, avendone avuto la possibilità, avrebbero potuto seguire uno dei corsi di didattica della musica, istituiti ormai da diversi anni, al fine di ottenere l’abilitazione a cui aspirano (per una chiara ricostruzione della fattispecie, v. T.A.R. del Lazio, sez. III bis, n. 8910/2018).

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