L’assenza alle visite fiscali INPS è un’argomento che interessa molti lavoratori, pubblici e privati, iclusi i docenti della scuola. E’ bene sapere, che nonostante chi è in malattia debba rispettare gli orari di reperibilità stabiliti dall’INPS, vi sono casi in cui l’assenza si considera giustificata. Quali sono questi casi?
Inps, casi in cui l’assenza alle visite fiscali è giustificata
Di seguito elenchiamo i casi in cui le visite fiscali INPS ammettono l’assenza, e sono:
- ricovero ospedaliero;
- periodi già accertati da precedente visita di controllo;
- assenza dovuta a giustificato motivi:
- forza maggiore;
- situazioni che abbiano reso imprescindibile ed indifferibile la presenza del lavoratore altrove;
- concomitanza di visite, prestazioni e accertamenti specialistici se è dimostrabile che queste non potevano essere effettuate in orari diversi da quelli corrispondenti alle fasce di reperibilità;
- ogni serio e fondato motivo che rende plausibile l’allontanamento del lavoratore dal proprio domicilio (Cass. Sent. n. 10661/2016).
L’assenza alla visita fiscale può essere giustificata, ad esempio, quando bisogna ritirare documenti legati alla malattia in atto presso Uffici sanitari o effettuare terapie urgenti. Altri casi sono visita presso l’ambulatorio del medico, anche un medico specialista in caso di cure dentistiche urgenti, farmacia, attività di volontariato non realizzabile in tempi diversi da quelli delle fasce orarie, visita o assistenza a un familiare stretto ricoverato in ospedale, in gravi condizioni.
Come si comunica l’assenza alla visita fiscale INPS?
Anche quando il contratto non prevede l’obbligo, nei casi di assenza giustificata durante le fasce di reperibilità, è consigliabile inviare una comunicazione al datore di lavoro; sarà il datore di lavoro a comunicare l’assenza all’Inps. In ogni caso, bisogna essere in possesso dell’idonea documentazione giustificativa, anche se si è comunicata l’assenza.
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