Il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ha promesso una rivalutazione del ruolo dell’insegnante, in quanto i docenti italiani sono ‘bravi e preparati’: una rivalutazione che, in termini pratici e non solamente teorici, consisterebbe in un auspicato aumento di stipendio in sede di rinnovo di contratto. A conti fatti, però, nella Legge di Bilancio 2019, alle principali voci di spesa, non troviamo alcuna indicazione riguardante i contratti pubblici e, di conseguenza, nemmeno il tanto sospirato aumento stipendiale per il personale scolastico (non soltanto per i docenti, ma anche per il personale ATA).
Aumenti stipendi docenti e ATA ‘assenti’ nella Legge di Bilancio 2019
Ministro Bussetti che promette, ma per ora sembra esserci indifferenza
Se la riforma Buona Scuola di Matteo Renzi era riuscita a suscitare lo sdegno della stragrande maggioranza del personale scolastico, al punto da dare un bello spintone al Partito Democratico in sede elettorale, per il Movimento Cinque Stelle c’è il rischio di fare la stessa fine, visto che il rinnovo contrattuale della scuola sembra essere stato messo in disparte. Meglio i disastri della Buona Scuola o l’indifferenza (speriamo solo momentanea) del Governo?
La Legge di Bilancio è ancora in fase in definizione e il tempo non è ancora scaduto: il personale scolastico guarda, valuta e, spesso, sentenzia.