Il problema delle classi pollaio è uno di quelli maggiormente sentiti dalla scuola pubblica italiana, soprattutto a causa delle difficoltà incontrate dagli insegnanti nello svolgere la propria attività, già abbastanza stressante di per sé stessa.
Classi pollaio, è piena emergenza
Un caso emblematico è quello dell’istituto professionale ‘Marignoni Polo’, scuola statale del centro di Milano dove l’anno scolastico 2018/2019, come riporta il ‘Corriere della Sera’, è iniziato tutto in salita e in piena emergenza. Il ministero non ha provveduto all’autorizzazione di due classi prime e tre classi quinte.
L’assemblea sindacale dell’istituto, con il sostegno di insegnanti e genitori, ha inviato una lettera al provveditore in cui si chiede un intervento immediato, in primis l’autorizzazione delle classi inspiegabilmente ed inaspettatamente cancellate.
I docenti non ce la fanno più: ‘Queste condizioni deprimono e umiliano il nostro lavoro oltre a negare ai ragazzi il loro diritto all’istruzione’
I docenti sottolineano come la scuola abbia ‘il più alto tasso di stranieri e disabili della città: la prima C è composta da 34 studenti di cui trenta non italofoni’. Tra le prime ci sono due maxi classi, con 31 e 33 alunni. Una seconda classe ha 30 alunni di cui 4 con certificazione, una quarta ne ha 33 e gli studenti disabili sono 2. Poi c’è una quinta classe di 28 alunni dove le certificazioni sono 3. Il ‘Marignoni’, fra l’altro, hanno fatto notare i docenti, è una delle tante scuole senza preside, assegnate ‘in reggenza’ al dirigente di un altro istituto. Gli insegnanti sono in piena agitazione: ‘Siano riassegnate le classi e le relative cattedre: queste condizioni deprimono e umiliano il lavoro e negano agli studenti il loro diritto all’istruzione’.