Precari scuola, Commissione UE apre procedura d'infrazione contro l'Italia
Precari scuola, Commissione UE apre procedura d'infrazione contro l'Italia

C’è grande attesa tra i precari della scuola per l’esito della causa Rossato in seno alla Corte di Giustizia Europea: se la sentenza, come ci si augura, sarà positiva, 300mila lavoratori della scuola, tra docenti e personale Ata, assunti negli ultimi 10 anni e con oltre 36 mesi di servizio, potrebbero infatti essere risarciti con una cifra intorno ai 30mila euro. Lo rende noto il sindacato Anief, attraverso una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale: l’atto conclusivo dovrebbe arrivare tra il mese di marzo e aprile 2019.

Causa Rossato, grande attesa per la sentenza della Corte di Giustizia Europea

Una sentenza che potrebbe rappresentare una svolta per il precariato italiano, una causa giudiziaria che riguarda un docente della scuola pubblica italiana, comparto Afam, assunto tramite le graduatorie ad esaurimento ma senza mai aver avuto la possibilità di ottenere l’immissione in ruolo definitiva in quale non è stato bandito alcun concorso. La causa riguarda, dunque, il fatto di essere stato abbandonato nel ruolo di precario senza una valida giustificazione oltre agli scatti automatici di anzianità, spettanti ingiustamente al solo personale di ruolo.

Anief, il presidente Marcello Pacifico sulla causa Rossato

Il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ha commentato ‘la madre di tutte le cause del pubblico impiego: ‘Se la Corte Europea ci darà ragione, circa 300 mila docenti e Ata potrebbero ottenere non solo il riconoscimento degli scatti di anzianità, percependo in media oltre 15 mila euro di risarcimento, ma anche altri 15mila euro per essersi ritrovati precari oltre i termini consentiti. È chiaro che in caso di esito positivo, Anief riaprirà il contenzioso. Con lo Stato italiano – conclude Pacifico – che potenzialmente sarebbe chiamato a spendere fino a 9 miliardi di euro di risarcimenti ai precari danneggiati”.