Concorsi scuola ultime notizie: proposta di legge per ‘divieto del requisito minimo per il voto di laurea’

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Una proposta di Legge, quella presentata dal Movimento Cinque Stelle, destinata a far discutere. La deputata pentastellata, Maria Pallini, infatti, propone ‘il divieto di inserire il requisito del voto di laurea nei bandi dei concorsi pubblici’. Come riportato dal quotidiano ‘Il Messaggero‘, l’attuale sottosegretario al ministero dell’Interno, Carlo Sibilia, aveva presentato una proposta analoga. Secondo il M5S, ‘oggi il Paese e soprattutto i giovani necessitano di una riforma che garantisca la possibilità di accedere ai pochissimi e sempre più rari concorsi pubblici senza alcuna discriminazione di sorta’.

Concorsi docenti, proposta di legge M5S: ‘La previsione del requisito minimo del voto di laurea in bandi di concorso pubblico deve essere vietata’

Partendo da questo presupposto e considerando il momento così importante per l’occupazione in Italia, specialmente tra i giovani, si ritiene indispensabile concedere a tutti i cittadini aventi diritto per legge la possibilità di partecipare ai concorsi pubblici ‘senza inserire nei bandi di concorso la limitazione del voto di laurea che oggi, in alcuni di essi, risulta determinante ai fini della partecipazione ma non necessariamente garantisce un’effettiva preparazione e conoscenza’.

Sibilia ha sottolineato come lo scopo non sia quello di modificare o ledere il principio di meritocrazia, né quello di permettere l’accesso nella Pubblica Amministrazione a personale di scarse competenze. L’obiettivo è quello di rispecchiare in pieno i principi costituzionale di uguaglianza e libertà.’

Secondo il Movimento Cinque Stelle, ‘la previsione del requisito minimo del voto di laurea in bandi di concorso pubblico deve essere vietata perché tale limitazione tende ad escludere a priori e senza alcuna reale motivazione una parte degli aventi diritto’.

Il ministro Bussetti vuole cambiare la normativa sul reclutamento docenti

Come vi abbiamo riportato nei giorni scorsi, il ministro Bussetti, in occasione di un’intervista rilasciata a ‘Italia oggi’, aveva parlato di cambiare le regole sul reclutamento docenti: ‘In questi anni sono stati creati troppi percorsi diversi, sono state fatte innumerevoli promesse rimaste disattese a chi voleva diventare insegnante. È arrivato il momento di stabilire un’unica strada d’accesso: concorsi in base ai posti vacanti e disponibili. E vincoli di permanenza per un certo numero di anni. È così che rispettiamo le ambizioni di questa categoria professionale. E restituiamo dignità ai docenti, pilastri della nostra scuola.’

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