Scuola, Liliana Cavani attacca a muso duro: 'Ma vogliamo difenderla questa scuola?
Scuola, Liliana Cavani attacca a muso duro: 'Ma vogliamo difenderla questa scuola?

Liliana Cavani è, senza dubbio, una delle registe più amate del panorama cinematografico italiano ma anche internazionale. La sceneggiatrice, in occasione di un’intervista rilasciata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia), ha lanciato un appello al Governo affinché non si dimentichi della scuola.

‘Ma vogliamo difenderla questa scuola?’ l’appello di Liliana Cavani

Non c’è attenzione all’istruzione, come se non riguardasse nessuno – ha dichiarato Liliana Cavani – E’ così da anni, basta assistere alle battaglie tra genitori e professori: ma vogliamo difenderla questa scuola? – ha tuonato l’85enne regista di Carpi – Dobbiamo ‘pretendere’ che sia formativa e di qualità e però ‘dare’ perché sia importante’.

Liliana Cavani sulla scuola: ‘Nessuno se ne occupa, bisogna prenderla sul serio’

Bisogna credere nella scuola, prenderla sul serio – ha rilanciato la regista – Ma nessuno se ne occupa. Il successo di un Paese dipende da questo. Altrimenti quelli piu’ ‘armati’ si prederanno tutto. Tutti battagliano ma non pensano che la prima cosa per diventare qualcuno, per portare a casa il denaro per la famiglia, è un mestiere, un lavoro. Che richiede preparazione, conoscenza dei propri diritti e limiti’.
Liliana Cavani ritiene che se si vuole investire in ‘ricchezza’, occorre investire sulla scuola, in tutti i rami del sapere, dalla matematica alla fisica. La regista aggiunge che il ‘nuovo Governo dobbiamo ancora vederlo in azione’ ma non sembra che abbia intenzione di andare nella direzione giusta.

‘Sembra che la scuola oggi sia un problema’

‘Da quello che si sente e vede – conclude la celebre sceneggiatrice emiliana – si ha l’impressione che la scuola oggi sia un problema. Un problema che non risolve nessuno”.
Parole sofferte di chi crede ancora nell’importanza dell’istruzione e vede da troppo tempo una situazione che sembra non possa trovare una via d’uscita: tante, troppe riforme che, alla fine, anziché migliorare il sistema scolastico italiano, finiscono per danneggiarlo sempre di più.