Naspi, REI e reddito di cittadinanza: ecco i probabili futuri scenari welfare

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Naspi e REI addio con l’arrivo del reddito di cittadinanza? E’ quanto si stanno chiedendo i cittadini italiani che stanno apprendendo con interesse, giorno dopo giorno, ora dopo ora, quanto sta accadendo con la Nota di aggiornamento al Def (Documento di Economia e Finanza) che sta approdando in Parlamento. Il reddito di cittadinanza, se tutto andrà come previsto, dovrebbe entrare in vigore nel prossimo mese di marzo e una delle domande che si stanno ponendo i cittadini italiani è proprio quella al possibile cumulo con il reddito di inclusione, meglio conosciuto con la sigla REI, oltre all’indennità di disoccupazione denominata Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego).

REI, il reddito di cittadinanza andrà ad assorbire il reddito di inclusione

Secondo quanto pubblicato da Adnkronos e secondo le ultime indiscrezioni, sembra proprio che questi due strumenti welfare siano destinati ad essere assorbiti dal reddito di cittadinanza, in modo tale che il Governo possa andare a recuperare rispettivamente due miliardi e mezzo (dal reddito di inclusione) e 1 miliardo e mezzo di risorse (dalla Naspi).
In pratica, il reddito di inclusione è destinato a trasformarsi in reddito di cittadinanza con l’assegno mensile che, come già ampiamente noto, dovrebbe essere pari a 780 euro mensili: dato che in pratica, reddito di cittadinanza e reddito di inclusione saranno la stessa cosa, è più che logico rispondere che le due misure non saranno cumulabili.

Naspi, la questione è differente

Per quanto riguarda la Naspi, invece, la questione potrebbe essere differente: l’indennità di disoccupazione non dovrebbe subire sostanziali modifiche ma il disoccupato, con tutta probabilità, di troverà di fronte ad un bivio, ovvero se scegliere tra il beneficio del reddito di cittadinanza oppure optare per la Naspi.
Ricordiamo che la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego ( Naspi) è una indennità mensile di disoccupazione, istituita dall’art. 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, che sostituisce le precedenti prestazioni di disoccupazione ASpI e MiniASpI in relazione agli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati a decorrere dal 1° maggio 2015. La Naspi è erogata su domanda dell’interessato.

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