Ventimila assunzioni in più rispetto al turnover, con priorità per la scuola dell’infanzia e primaria. E’ una delle richieste formulate dal ministro dell’istruzione, Marco Bussetti, al Mef, per un inserimento della misura nella prossima Legge di Bilancio 2019. Come riportato dal quotidiano ‘Italia oggi‘ (numero di martedì 9 ottobre), l’obiettivo sarebbe quello di aumentare la qualità del servizio e il tempo scuola, soprattutto al Sud.

Scuola infanzia e primaria: assunzioni in più per migliorare la qualità del servizio e il tempo scuola al Sud

In questi giorni si starebbe perfezionando la ripartizione a livello territoriale, soprattutto per ordine di scuola: la richiesta di incremento dell’organico di diritto, comunque, dovrebbe privilegiare le scuole del meridione ed in particolare il tempo pieno per la scuola dell’infanzia e primaria. Una misura che, se attuata, potrebbe dare qualche chances in più a molti insegnanti di poter tentare il trasferimento nelle rispettive regioni di provenienza.

Concorso dirigenti scolastici, revisione sistema reclutamento docenti, formazione iniziale docenti di sostegno: le altre novità del Def

Tra le altre novità che potrebbero trovare spazio nella nuova Legge di Bilancio 2019, citiamo i 400 docenti in più per i licei musicali, oltre ad un incremento di seimila unità per il Personale ATA.
Anche per quanto riguarda il concorso per dirigenti scolastici, il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, starebbe spingendo affinchè si possano coprire in tempi stretti le situazioni di ‘reggenza’: la proposta sarebbe quella di entrare in servizio subito dopo le prove e posticipare il corso di formazione.
Un’altra novità di cui si fa menzione nella nota di aggiornamento al Def è quella riguardante i ‘nuovi strumenti per l’aggiornamento continuo e la valorizzazione professionale del corpo docente, attraverso la revisione del sistema di reclutamento’. La revisione riguarda soprattutto la riduzione dei trasferimenti degli insegnanti, avente come obiettivo ‘un’adeguata continuità didattica’.
Novità anche per quanto riguarda la formazione iniziale dei docenti di sostegno con la ‘definizione degli indicatori per misurare la qualità dei processi di inclusione in ogni scuola anche al fine di ottimizzare le risorse e ridurre le disparità regionali’.