Il leader del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio ha voluto rassicurare il mondo della scuola: “Non ci sarà un solo centesimo tagliato al mondo della scuola né a quello dell’università”, ha affermato il vice premier. C’è molta preoccupazione, infatti, tra il personale scolastico per quanto riguarda l’elemento perequativo previsto nel contratto che scadrà il prossimo 31 dicembre.
Flc-Cgil, Cisl e Uil rispondono a Luigi Di Maio sul rinnovo contratto scuola
‘E’ fondamentale conoscere l’entità delle risorse messe a disposizione’
I segretari Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi e Giuseppe Turi, però, sottolineano come ora ci si aspetti ‘un’analoga rassicurazione per quanto riguarda il rinnovo del CCNL che, come il Governo sa, scade il prossimo 31 dicembre. Per noi questo vuol dire che il negoziato si deve aprire a gennaio. Un negoziato che riguarderà il triennio 2019, 2020 e 2021 – hanno rimarcato i segretari di Flc-Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola – l’arco di tempo cui fa peraltro riferimento il DEF: è pertanto fondamentale conoscere l’entità delle risorse messe a disposizione. Solo così capiremo se si intende passare concretamente dalle parole ai fatti’.
Contratto scuola, i sindacati rilanciano: ‘Rinnovare i contratti è un diritto dei lavoratori’
I principali rappresentanti delle organizzazioni sindacali sottolineano come ‘Rinnovare i contratti è un diritto dei lavoratori, come tale riconosciuto espressamente anche dalla Corte Costituzionale con la sentenza 178/2015. Per questo, dopo aver compiuto pochi mesi fa una scelta giusta e opportuna con la firma del nuovo CCNL, – concludono Sinopoli, Gissi e Turi – ora ci apprestiamo ad aprire un’altra stagione di negoziato per proseguire il percorso di valorizzazione del lavoro nell’istruzione, nell’università e AFAM e nella ricerca‘.