Il clamoroso fallimento del piano assunzionale del Miur per l’anno scolastico 2018/2019 ha indotto il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, a correre ai ripari per una situazione che ogni anno si ripresenta, alla faccia di chi vorrebbe risolvere una volta per tutte il problema della ‘supplentite’. Il ministro ha già messo le mani avanti, affermando che, essendosi insediato a giugno, c’era troppo poco tempo per migliorare l’avvio dell’anno scolastico. Fatto sta che in Toscana sono stati coperti meno della metà dei posti autorizzati: su 4500 cattedre, sono poco più di 1800 i posti coperti.
Bussetti: ‘La mancanza di alcuni docenti è fisiologica, ma i supplenti arriveranno’
Sui quasi tremila insegnanti mancanti, il Ministro rassicura: ‘La mancanza di alcuni docenti è fisiologica – riporta il Corriere Fiorentino – Ma nessuna cattedra rimarrà vacante: arriveranno i supplenti’.
D’altro canto il titolare del dicastero di Viale Trastevere è consapevole che se rimangono scoperte determinate discipline, vuol dire che ci si trova di fronte a delle criticità che occorre superare.
‘Vanno ripensati i meccanismi di reclutamento, dobbiamo sapere con certezza quali sono le necessità delle scuole e bandire concorsi sulla base di quelle’ dichiara Bussetti al ‘Corriere Fiorentino’.
Ministro Bussetti: ‘Presto un concorso per giovani laureati e poi ne seguiranno altri’
D’altro canto, il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana sottolinea come non ci fosse più nessuno in graduatoria e come sia necessario rifare i concorsi.
‘Indiremo al più presto un concorso per giovani laureati, che risponda a questi criteri – è la risposta del ministro Bussetti – E ne faremo seguire altri, periodicamente. Sempre guardando agli effettivi bisogni del sistema di istruzione. Non abbiamo bisogno di costruire sacche di precariato, ma di sostenere i nostri istituti e assicurare una formazione di qualità ai nostri ragazzi’.