Secondo quanto promesso dal Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, per oggi, mercoledì 17 ottobre, è prevista la sua firma sul decreto ministeriale che avvierà la procedura di concorso per i docenti delle primarie. Il titolare del dicastero di Viale Trastevere lo ha dichiarato a margine della visita effettuata nella giornata di ieri a Venezia.

Bussetti: ‘Firmo il decreto per il concorso infanzia e primaria’

Incalzato dalle domande dei giornalisti in merito all’emergenza cattedre vuote nella regione Veneto (e non solo), Bussetti ha annunciato per oggi la firma sul provvedimento ministeriale che darà il via libera a quello che viene considerato a tutti gli effetti il concorso per i 50mila maestri che lo scorso mese di dicembre sono stati espulsi dalle graduatorie ad esaurimento per effetto della decisione del Consiglio di Stato.

Il ministro Bussetti, inoltre, ha aggiunto che è intenzione del Ministero quella di ripartire immediatamente con il reclutamento, anche con altri concorsi per l’accesso al ruolo. In merito ad un altro concorso molto atteso, quello dei dirigenti scolastici, ‘cercheremo di averli tutti in servizio dal primo settembre 2019’. Un obiettivo che il Ministro si è posto in considerazione della grave carenza di presidi in Italia e del numero sempre più alto di ‘reggenze’.

Requisiti di partecipazione per il concorso infanzia e primaria su posti comuni e sostegno

Tornando al concorso straordinario per la scuola dell’infanzia e primaria, ricordiamo che per i posti comuni possono partecipare tutti coloro in possesso del diploma magistrale ottenuto entro l’anno scolastico 2001/2002 o con diploma sperimentale a indirizzo linguistico e i laureati SFP (Scienze della Formazione Primaria) che abbiano prestato servizio, presso le scuole statali, nel corso degli ultimi otto anni scolastici, almeno due annualità di servizio specifico nella scuola dell’infanzia o primaria, anche non continuative, sia su posto comune che di sostegno. Ai fini della candidatura, anche il titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia è considerato valido.
Per quanto riguarda i posti di sostegno, in aggiunta ai requisiti sopracitati validi per i posti comuni, è necessario essere in possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno o di analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia.