Undicimila. Questo il numero di docenti di sostegno mancanti alla partenza di quest’anno scolastico 2018/19. Il problema non è da sottovalutare. Alcuni istituti si sono visti costretti a chiedere ai genitori di non portare i bambini a scuola. Altri hanno invece deciso di assumere infermieri per ovviare al problema. Altri ancora hanno assegnato il posto a personale non specificamente preparato. Per questo motivo molte scuole per quest’anno scolastico non possono assicurare, agli alunni che necessitano di un docente idoneo alle proprie necessità, personale qualificato e ciò va a scapito della formazione. Considerando che gli alunni che necessitano di tali figure sono numerosi, la mancanza di docenti crea notevoli disagi.
Molti docenti sono ancora in attesa dell’attivazione dei corsi TFA Sostegno.
LA SOLUZIONE
Alla luce di questa preoccupante situazione, il ministro dell’istruzione Marco Bussetti ha annunciato nei giorni scorsi l’assunzione, spalmata però sui prossimi tre anni, di 10.000 docenti che andranno a coprire questa carenza di personale, ma che, verosimilmente, non basterà a risolvere la situazione se non stabilizzando, nel contempo, i posti in deroga. In questo modo si potrebbe raggiungere un numero sufficiente a coprire le cattedre di sostegno per il prossimo triennio. Intanto in Commissione Cultura alla Camera, il MIUR, ha presentato un documento con le azioni che il Governo intende avviare per la stabilizzazione del TFA Sostegno.
“Quello dei disabili è un tema a me caro. Nel prossimo triennio ci saranno 10.000 nuovi posti per insegnanti di sostegno“
Marco Bussetti