La riforma reclutamento docenti, secondo quanto previsto dall’articolo 58 della Legge di Bilancio 2019, opererà il superamento del percorso FIT istituito dalla Buona Scuola. Cambiano i concorsi, che avranno cadenza biennale e saranno regionali: i vincitori verranno assunti sui posti banditi, di conseguenza non si procederà più allo scorrimento della graduatoria per individuare gli idonei.
Vediamo in dettaglio quali saranno i requisiti che dovranno soddisfare i candidati per poter partecipare ai prossimi concorsi.
Riforma reclutamento docenti, requisiti per partecipare ai concorsi
Per accedere al concorso i candidati dovranno essere in possesso dell’abilitazione specifica sulla classe di concorso oppure dovranno possedere la laurea magistrale o a ciclo unico, oppure il diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica o titolo equipollente o equiparato, in coerenza con le classi di concorso vigenti alla data relativa al concorso, unitamente a 24 CFU (Crediti formativi universitari o accademici), acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
In ogni caso, bisognerà possedere almeno 6 crediti in ciascuno di almeno 3 dei seguenti 4 ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche. I candidati in possesso dell’abilitazione per altra classe di concorso o per altro grado di istruzione saranno esentati dal conseguimento dei crediti quale titolo di accesso, fatto salvo il possesso del titolo di studio specifico. Per partecipare, invece, al concorso per i posti di sostegno, oltre al possesso dei requisiti previsti per i posti comuni e descritti sopra, occorrerà che i candidati siano in possesso anche del diploma di specializzazione per il sostegno.