La senatrice Malpezzi, nel corso di un’intervista rilasciata al portale Orizzonte Scuola, esprime le sue posizioni in scia alle dichiarazioni del ministro Bussetti di portare in cattedra giovani laureati. Il Malpezzi pensiero, come potremmo definirlo, e fortemente critico dell’intero sistema di revisione di reclutamento dei docenti che impoverisce la preparazione di chi dovrà entrare in classe. Non mancano anche le bordate all’aumento del vincolo di permanenza sul posto che porterà con sé strascichi pesanti sulla futura mobilità.

Il nuovo reclutamento dei docenti non funziona. Di sicuro non servirà ad arginare la piaga del precariato. Questo specialmente al sud, dove le graduatorie sono stracolme da anni, come ad esempio le GM 2016 in Campania. Si aprono le porte ai neo laureati gettandoli allo sbaraglio, senza garantire una formazione adeguata che, per esercitare la professione docente, è indispensabile. Con i nuovi concorsi proclamati dal ministro Bussetti, i neo laureati marciranno nelle graduatorie, al fianco di colleghi con anni di esperienza alle spalle.

Precari storici da immettere in ruolo velocemente

Un governo che non si preoccupa di velocizzare le procedure per l’esecuzione della fase transitoria dei docenti abilitati, che abolisce il concorso riservato ai docenti con 36 mesi di servizio, non può pensare al futuro se prima non risolve la piaga del precariato storico. Non si può pensare di prescindere da un percorso di formazione e tirocinio biennale, come quello che era previsto nel FIT, per consentire di consegnare alle scuole insegnanti adeguatamente preparati. Andare in classe privi delle necessarie competenze didattico psicologiche, con in tasca l’esclusivo possesso dei 24 CFU e un solo anno di formazione, significherà riportare la scuola indietro di decenni anziché progredire.

No al vincolo quinquennale

Aumentare il vincolo di permanenza a 5 anni significa bloccare completamente la mobilità dei docenti, con tutte le conseguenze che arrecherà alle famiglie dei docenti. I correttivi al FIT che si vuole inserire con la prossima legge di bilancio peggioreranno l’intero sistema di reclutamento dei docenti. Che poi si dica che con queste correzioni si voglia abbassare l’età media degli insegnanti è completamente sbagliato. Molti di coloro che sono entrati di ruolo con la legge 107 avevano appena 27 anni.