L’onorevole Antonio Iannone di Fratelli d’Italia, membro della VII Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport) ha presentato l’emendamento risolutivo (il 12.0.3) attraverso il quale si prevede che nel caso in cui ‘il rapporto di lavoro abbia complessivamente superato i trentasei mesi, comprensivi di proroghe e rinnovi, indipendentemente dai periodi di interruzione’ si debba procedere automaticamente ‘all’assunzione a tempo indeterminato, in ottemperanza a quanto previsto dalla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999′.

Assunzioni docenti e ATA: emendamento FdI alla Legge di Bilancio 2019

Un emendamento che, dunque, riporta in primo piano il problema del precariato tra il personale scolastico e che potrebbe finalmente permettere (usare il condizionale è quanto mai d’obbligo) la stabilizzazione di decine di migliaia di docenti e personale ATA. Questi andrebbero a ricoprire le migliaia di posti liberi che, in caso contrario, sarebbero inevitabilmente da destinare alle supplenze, in attesa dei nuovi concorsi.

Ancora una volta, in primo piano, il mancato rispetto della direttiva UE 70/99, la quale prevede la stabilizzazione dopo 36 mesi di servizio. Uno stratagemma, quello messo in atto dallo Stato, che permette di risparmiare un bel po’ di soldini ma che va contro le direttive europee.

Anief: ‘La modifica alla legge di stabilità risolverebbe il problema’

Il presidente del sindacato AniefMarcello Pacifico, ha così commentato l’emendamento presentato dall’onorevole Iannone: “Per il bene del nostro sistema scolastico confidiamo molto nell’approvazione dell’emendamento, anche perché eviterebbe la quasi certa condanna dello Stato italiano nella procedura d’infrazione 4231/14 sull’abuso delle supplenze in presenza di posti vacanti e di candidati già selezionati e formati, in attesa pure della sentenza C-494/17 Rossato sul mancato risarcimento riconosciuto agli insegnanti di ruolo: la modifica alla legge di stabilità – conclude Pacifico – risolverebbe definitivamente il problema della costante e perdurante violazione della normativa comunitaria in tema di rinnovo dei contratti a termine’.