Scuola, comunicato UDU: 'Solidarietà Intergenerazionale, studenti volontari per aiutare i bisognosi nell'emergenza Coronavirus'
Scuola, comunicato UDU: 'Solidarietà Intergenerazionale, studenti volontari per aiutare i bisognosi nell'emergenza Coronavirus'

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a cura di UDU (Unione degli Universitari) in merito ai test di medicina dell’anno accademico 2017/8 e alla sentenza del Consiglio di Stato e del Tar su ricorsi collettivi proposti da UDU.

Dopo le pronunce favorevoli sui posti studio degli extra comunitari, chiediamo nuovamente al Miur l’immatricolazione immediata dei ricorrenti vittoriosi

UDU – Il Consiglio di Stato e il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio si sono espressi con quattro pronunce favorevoli di indubbia importanza su ricorsi collettivi proposti dall’UDU e patrocinati dagli Avvocati Michele Bonetti e Santi Delia.
Infatti, accogliendo la domanda di misura cautelare, i giudici hanno sospeso il provvedimento impugnato relativo ai test di medicina per l’anno accademico 2017/2018.

In particolare il Consiglio di Stato, “ravvisa profili di non infondatezza della censura relativa alla mancata redistribuzione dei posti riservati agli studenti extracomunitari in ciò, peraltro, non discostandosi dall’orientamento espresso della Sezione VI di questo Consiglio di Stato (Cons. di Stato, Sez. VI, ordinanze nn. 3279/2018, 1270/2018, 1190/2018 e 1188/2018). Ne consegue che spetterà all’Amministrazione procedere allo scorrimento delle graduatorie relative alle sedi in cui la ricorrente ha chiesto l’ammissione, fatta salva la verifica da parte degli atenei resistenti dell’effettiva sussistenza della disponibilità dei posti riservati agli studenti extracomunitari”.

Difatti, i giudici di Palazzo Spada, con una pronuncia della Sezione II consultiva, confermano la censura avanzata dallo studio Bonetti e Delia.

Come è più volte riportato nelle nostre ordinanze nn. 3992 e 3993 del 31 agosto 2018, richiamate anche in altri provvedimenti, il Consiglio di Stato aveva fatto riferimento “oltre a presunti vizi dell’intera procedura ed al vizio inerente alla mancata redistribuzione dei posti riservati agli studenti provenineti da Paesi esterni all’Unione Europea”, alla “censura dell’illegittima determinazione del numero dei posti banditi in misura sensibilmente inferiore rispetto a quello dichiarati disponibili dagli atenei, con possibili riflessi positivi sulla posizione dell’odierna appellante (pur tenendo conto delle risultanze della relazione di ricognizione depositata dall’Amministrazione)”.

Alle medesime conclusioni è giunto altresì il T.A.R. del Lazio il quale, uniformandosi all’orientamento del Consiglio di Stato, sul punto afferma che“debba scorrere la graduatoria nazionale, con utilizzo dei posti lasciati liberi dagli studenti extracomunitari non residenti, originariamente destinati agli stessi e fino all’esaurimento dei posti medesimi, considerando il punteggio conseguito dai ricorrenti sopra la soglia minima dei punti 20, limitatamente poi ai ricorrenti non decaduti e non già immatricolati”.

Tali pronunce attengono principalmente lo scorrimento della graduatoria rispetto ai posti degli extracomunitari che non sono stati occupati dagli stessi e che quindi resterebbero liberi.

Dichiarano l’Avv. Bonetti ed Enrico Gulluni coordinatore dell’Unione degli Universitari “Riteniamo che i ricorrenti vittoriosi che si trovino all’interno della disponibilità di detti posti possano richiedere l’immatricolazione, in base alla posizione e alle sedi opzionate, in attesa dello scorrimento della graduatoria che viene ora nuovamente richiesto al MIUR”.

Enrico Gulluni
Coordinatore UDU-Unione degli Universitari