ATA, stop appalti di pulizia: che fine ha fatto la stabilizzazione degli Lsu?

Gli addetti ai servizi di pulizia, ausiliariato, decoro nelle scuole italiane attendono risposte in merito alla loro stabilizzazione, annunciata in questi mesi dalla maggioranza dell’esecutivo. Come riferito precedentemente, infatti, pare che i conti sullo stop agli appalti di pulizia, su cui più volte è intervenuto Luigi Gallo (M5S), non tornino a tutti. Sarà forse tutto da rifare? Che fine hanno fatto le 12 mila stabilizzazioni degli Lsu che sarebbero dovuti entrare a far parte del personale ATA? Nel frattempo i sindacati hanno indetto uno sciopero per il 19 novembre.

Stop appalti di pulizia: nuove assunzioni ATA? 

Dopo l’annuncio da parte di Luigi Gallo, presidente della VII Commissione Cultura della Camera, c’è chi ha sollevato un problema non da poco, ovvero il fatto che la promessa dell’internalizzazione degli Lsu non è presente nei 108 articoli del disegno di legge del Governo. Tanto meno essa sarebbe stata recepita nel disegno della prossima legge di Bilancio. Da qui i dubbi sulla effettiva messa in atto dello stop agli appalti di pulizia con l’internalizzazione nell’organico ATA degli Lsu. Gallo insieme alla Commissione Cultura aveva anche chiarito, il 30 ottobre scorso, che per la stabilizzazione dei 12 mila lavoratori di ditte e cooperative esterne sarebbero state utilizzate le risorse della proroga di ‘Scuole belle’. Per ora resta dunque un’ipotesi anche se la risoluzione 37 è stata approvata in Commissione Cultura proprio nelle scorse settimane.

Sciopero ex Lsu e appalti storici il 19 novembre

Nel frattempo gli ex Lsu e appalti storici hanno organizzato uno sciopero per il prossimo 19 novembre. Lo sciopero è stato indetto congiuntamente dai sindacati nazionali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti.  I sindacati chiedono che venga rivista “la condizione di precarietà” in cui versano i lavoratori del settore oltre che “lo stato di gravità della situazione attuale, che vede gran parte delle aziende oggi impegnate nella convenzione Consip Scuole, non pagare od essere in costante ritardo nell’erogazione degli stipendi”.