Novità in vista per il concorso docenti della scuola secondaria di secondo grado. Se nulla cambierà nella nuova Legge di Bilancio (leggi approfondimento), il sistema di reclutamento dei docenti verrà aggiornato rispetto alla Buona Scuola di Renzi (Leggi 107/2015 e successivo decreto 59/2017).
Come cambia il Concorso Docenti
Tra le novità più importanti inserite nella Legge di Bilancio del nuovo Governo, spiccano alcuni punti:
1) Il nuovo concorso abilitante;
2) La possibilità di partecipare al concorso con l’abilitazione o con laurea idonea all’insegnamento e 24 CFU in discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche;
3) La possibilità di partecipare al concorso per una sola classe di concorso per grado di istruzione (+ sostegno);
4) L’abolizione del concorso riservato ai docenti con tre anni di servizio, ai quali è riservato il 10% dei posti banditi ed è riconosciuta la possibilità, in prima applicazione, di partecipare senza i 24 CFU per una classe di concorso per la quale sia stato maturato almeno un anno di servizio;
5) L’abolizione del FIT e la sua sostituzione con il percorso annuale di formazione iniziale e prova;
6) La ripetibilità dell’anno di prova;
7) Il vincolo di 5 anni nella scuola di assunzione (un anno di percorso annuale di formazione iniziale e prova più quattro di blocco).
Come avverranno le immissioni in ruolo
Con l’abolizione del concorso per i docenti con 36 mesi di servizio è stato modificato l’ordine con cui avverranno le immissioni in ruolo nei prossimi anni. Secondo quanto indicato, le nuove assunzioni verranno così suddivise: 50% da GaE e 50% da Graduatoria Concorso (GM). Di questi, metà dai posti verrà assegnato con il seguente criterio:
1) Concorso 2016 (con le graduatorie ancora presenti);
2) Al netto dei posti utilizzati per il concorso 2016, quindi in subordine allo stesso, concorso 2018 (riservato agli abilitati della secondaria. Diverse procedure sono state già completate per i docenti inseriti nelle GMRE 2018 e ammessi al percorso annuale FIT), secondo questo criterio:
• 100% dei posti per gli anni scolastici 2018/2019 e 2019/2020.
• 80% per gli anni 2020/2021 e 2021/2022.
• 60% per gli anni 2022/2023 e 2023/2024.
• 40% per gli anni 2024/2025 e 2025/2026.
• 30% per gli anni 2026/2027 e 2027/2028.
• 20% per i successivi bienni, fino a completo scorrimento di ciascuna graduatoria di merito regionale;
3) Concorso ordinario, cioè il nuovo concorso, al quale sono destinati i posti non utilizzati per il concorso 2016 e 2018.