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I sindacati hanno incontrato il ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, in merito al rinnovo del contratto del comparto scuola per il triennio 2019/2021. Un rinnovo di contratto che si preannuncia al quanto problematico, soprattutto per la mancanza di risorse da destinare agli aumenti delle busta paga del personale scolastico, aumenti che si preannunciano irrisori, secondo quanto contenuto nella Legge di Bilancio.

Flc-Cgil sul rinnovo di contratto: ‘Stanziamento in LdB 2019 assolutamente insufficiente’

A questo proposito, Flc-Cgil, in una nota pubblicata sul sito ufficiale, mette in evidenza come ‘lo stanziamento in Legge di stabilità sia assolutamente insufficiente per poter rinnovare i contratti.’
Il segretario generale, Francesco Sinopoli, commenta così l’incontro avuto ieri con il ministro Bongiorno: “Crediamo che una Legge di stabilità che forza sulla spesa in deficit avrebbe dovuto mettere al centro l’aumento dei salari. E’ fondamentale che ci siano risorse per rivedere i profili professionali e per un adeguato sviluppo delle professionalità in tutti i settori della Conoscenza, cosa che non appare possibile nell’attuale quadro.’
Sinopoli sottolinea, inoltre, come sia necessaria ‘un’accelerazione sull’apertura delle sequenze contrattuali del precedente contratto e sul rinnovo del contratto della dirigenza.’
Il segretario generale della Flc-Cgil ha evidenziato, inoltre, alla ministra Bongiorno come le procedure per l’individuazione del presidente Istat e quello che sta avvenendo negli Enti Ricerca desti grande preoccupazione, in quanto mette in discussione l’autonomia di queste istituzioni. Sinopoli ha sottolineato la ‘stizzita reazione da parte della Ministra’.

Cisl: ‘Incontro interlocutorio e ben lontano dall’essere risolutivo’

Anche la Cisl ha commentato l’incontro avvenuto ieri con la ministra Bongiorno, sottolineando che l’incontro si sia ‘rivelato del tutto interlocutorio e ben lontano dall’essere risolutivo’. Cisl sottolinea, comunque, ‘la dichiarata disponibilità a proseguire il confronto con i sindacati, così come l’impegno ad ampliare la disponibilità di risorse per i rinnovi contrattuali, visto che quelli ad oggi presenti in legge di bilancio sono sufficienti solo per alcuni obiettivi “di minima”.
Il consolidamento dell’elemento perequativo e la copertura per l’eventuale pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale, infatti, possono costituire soltanto la premessa da cui è però indispensabile ripartire verso obiettivi che devono essere senz’altro più ambiziosi. Se così non fosse, sarebbe proprio difficile cogliere quel cambio di passo che a detta della ministra Bongiorno contraddistinguerebbe l’azione del Governo.’

A conclusione della nota pubblicata da Cisl, si legge: ‘Servirebbe anche un impegno più deciso per chiudere alcune partite contrattuali ancora aperte; il contratto per la dirigenza scolastica, bloccato in un’ingiustificata e insopportabile condizione di stallo, e il confronto sull’ordinamento professionale del personale ATA, per il quale i sindacati sono convocati all’ARAN il 20 novembre, con un ritardo notevole sui tempi che il contratto aveva previsto e solo dopo ripetute sollecitazioni dei sindacati.’